Multe stradali, non devi pagarle sempre: ecco il cavillo da conoscere / Controlla se ci rientri
Non sempre devi pagare la multa: puoi controllare e, se è illegittima, non perdi soldi. Ma cosa bisogna guardare per verificarlo?
Nessuno vuole prendere una multa, ma oggi sembra diventato inevitabile incappare in una sanzione. Non c’è un italiano che non abbia avuto a che fare con controlli delle Forze dell’ordine nell’ultimo periodo, per cui non bisogna essere sorpresi alla notizia che le multe sono sempre più frequenti.
Per prima cosa, quindi, è fondamentale conoscere tutte le regole indicate dal Codice della strada. Anche perché, con il Governo italiano e l’Unione Europea che stanno pensando a delle strette per aumentare la sicurezza stradale, un tema fondamentale su cui le istituzioni stanno lavorando sempre di più.
Ma quando prendi una multa, devi sapere che non sempre è obbligatorio pagarla: se la controlli e noti queste cose, puoi anche evitare di perdere soldi. Ecco, quindi, cosa devi controllare non appena ricevi la multa.
Se vuoi fare ricorso contro una multa, controlla questa cosa: è fondamentale
A stabilire questo aspetto che rende legittima o meno una multa è il Codice della strada, più nello specifico il suo articolo 209, che definisce il concetto di prescrizione relativo ad una sanzione. Questa scatta dopo cinque anni dall’ultima notifica: per questo motivo, quindi, se entro questo periodo dall’atto illegale commesso in strada la multa non è stata notificata, questa può anche essere non pagata. Tale periodo di tempo si azzera però ogni volta che viene ricevuto un sollecito di pagamento.
La prescrizione si applica anche sotto un altro aspetto: in questo caso, però, è di novanta giorni. È il periodo massimo dopo l’infrazione entro cui la notifica deve essere ricevuta dal proprietario dell’auto: se il verbale arriva dopo, si può fare ricorso e vincerlo facilmente.
Ricorso per una multa illegittima, come si fa?
Ma quello della prescrizione non è l’unico caso in cui si può fare ricorso contro una multa. Per esempio, quando si riceve la notifica si può controllare se ci sono errori o meno nel verbale: data o giorno sbagliati, per esempio, ma anche la targa.
La procedura per fare ricorso è molto semplice: ci si può rivolgere al giudice o al prefetto. Si tratta di un procedimento completamente gratuito, ma è anche bene sottolineare che se esso viene rifiutato, bisogna pagare la sanzione per il doppio del suo valore.