Truffa diesel, fate attenzione: ti distruggono l’auto | Automobilisti terrorizzati
La truffa del diesel sta colpendo sempre più italiani: ecco cosa ha scoperto la Guardia di Finanza.
Non bastavano i rincari sui carburanti, che nelle ultime settimane hanno superato persino il prezzo record di 2 euro al litro. A minacciare gli automobilisti ci sono anche, infatti, i truffatori, che sono sempre più fantasiosi nell’inventare nuovi modi per raggirare e spillare soldi. La nuova truffa riguarda proprio il carburante, in particolare il diesel.
A scoprire la nuova truffa è stata la Guardia di Finanza, che ha scoperto la maxi frode. La truffa del diesel, così è stata chiamata, sta avvenendo in diverse regioni italiane e ad essere coinvolte sono decine di distributori statali. Ci sono già i primi indagati, e per ora sono stati sequestrati beni per oltre 3 milioni di euro.
Ecco come funziona la truffa del diesel e cosa sta scoprendo la Guardia di Finanza italiana.
Truffa del diesel, ecco come funziona e a cosa stare attenti
La Guardia di Finanza ha rilasciato le prime informazioni che le indagini hanno potuto rivelare. Secondo le Forze dell’ordine, infatti, sarebbero stati importati in Italia circa 900 mila litri di kerosene. Questi proverrebbero da un furto avvenuto all’interno di un’oleodotto che si trova una base Nato in Belgio, inizialmente destinato ad alcune società greche.
Successivamente, questo kerosene sarebbe stato miscelato in un deposito abusivo con gasolio e olio rigenerato. In seguito sarebbe stato messo in consumo e venduto ai clienti, che pensavano di trovare soltanto del gasolio nei diversi distributori sparsi per tutta l’Italia. Ovviamente, usare un prodotto di questo tipo rappresenta un problema dal punto di vista della sicurezza, ma anche per l’efficienza della macchina, oltre che uno spreco di soldi.
La Guardia di Finanza sta indagando sulla truffa del diesel
La Guardia di Finanza ha ribattezzato questa operazione “Steal oil” e al momento sta indagando su 46 persone in tutta Italia. L’intento è quello di smantellare questa associazione a delinquere, già responsabile di diversi reati a sfondo economico finanziario, e per ultima proprio la truffa del diesel. L’obiettivo, ovviamente, è proteggere gli automobilisti, già severamente colpiti dai pesanti rincari sul prezzo della benzina.
“Le frodi alle accise arrecano gravi danno alle entrate dello Stato ed effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza. Inoltre l’utilizzo di prodotti petrolifero chimicamente alterati può determinare rischi sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione stradale”, ha dichiarato il colonello Alessandro Coscarelli, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Rimini.