Multa per passaggio con semaforo rosso: non vale se il rilevamento avviene in questa fascia oraria | Non farti fregare, impugna il verbale
Il passaggio con il rosso è sempre una manovra azzardata. Esiste un unico caso in cui non è una violazione
La riforma del Codice della Strada ha apportato alcune sostanziali modifiche all’ordinamento che entreranno in vigore a breve. Si è discusso a lungo di questo tema perché sembra che stavolta il Governo voglia davvero fare sul serio.
Tolleranza zero – dice Salvini – per alcuni reati molto noti e diffusi e già in abbondanza trattati in questi giorni. Tra queste violazioni per cui si applicherà il pugno duro c’è anche il passaggio con il semaforo rosso.
Passare con il rosso è sempre un assurdo ‘terno al lotto’, chiariamoci. E le conseguenze di un sinistro provocato dal non rispetto dello stop al semaforo possono essere in molti casi anche letali.
Il passaggio con il rosso: prevista la sospensione della patente
Motivo per cui nel nuovo corpo di leggi approvato dal Consiglio dei Ministri figurano nuove sanzioni per il passaggio con il rosso, tra cui quella accessoria della sospensione della patente già a partire dal primo accertamento di questa pericolosa infrazione. Ma siamo proprio sicuri che non possiamo mai passare con il rosso? Sembra una domanda retorica ma non lo è.
Infatti si dà un unico caso in cui potrebbe essere ammesso passare con il rosso. Vi sembra assurdo? Beh in effetti un po’ lo è, ma esiste una sentenza della Corte di Cassazione che può essere molto utile a tutti quegli automobilisti pizzicati a commettere questa infrazione dell’articolo 146 del Codice della Strada, che punisce il passaggio in presenza della luce semaforica rossa. Insomma si apre uno squarcio sulle possibilità di impugnare un ricorso con successo.
Il caso che ha creato un “precedente”
Sì, è proprio così. La vicenda ha visto come protagonista un signore di Pinerolo. L’automobilista ha avuto l’ardire (fortunatamente per lui) di contestare diversi verbali di violazione dell’articolo 146 del Codice della Strada per il passaggio con semaforo rosso presso il Giudice di Pace del comune piemontese. I rilevamenti infatti erano stati effettuati di notte (dopo le 23 e prima delle 7), ma il Codice della Strada proibisce l’accensione notturna dei semafori a meno che non siano presenti condizioni particolari.
Il Giudice di Pace ha accolto il ricorso annullando i verbali. La Pubblica Amministrazione non è stata in grado di dimostrare la legittimità delle sanzioni poiché non ha fornito prove concludenti delle condizioni che autorizzavano l’uso dei semafori di notte. La giurisprudenza infatti stabilisce che spetta alla PA provare queste condizioni, e l’assenza di tale prova rende la contestazione illegittima. Per farla breve: il ricorso è stato accolto sulla base della mancanza di prova delle condizioni necessarie all’attivazione dei semafori notturni.