Gomme auto: il futuro è sostenibile, ecco il nuovo modello ecologico e conveniente
La sostenibilità ambientale passa anche dagli pneumatici: lo sa bene Pirelli, che ha ideato un modello ecologico.
Che il tema del rispetto dell’ambiente stia diventando di primaria importanza lo sanno bene tutti, ma per molte aziende diventa difficile coniugare basse emissioni con efficienza, guadagno e potenza. Non è di certo il caso di Pirelli, che in materia di innovazione si è sempre contraddistinta.
Infatti, l’azienda fondata nel 1872 a Milano non è nuova a iniziative eco sostenibili. E ora ha lanciato una nuova tecnologia che, sicuramente, rivoluzionerà il modo di intendere gli pneumatici. E ci sono anche altre novità che riguardano lo storico logo.
Ecco come funzionano e come sono stati progettati questi pneumatici di Pirelli e come cambia il logo della storica azienda italiana.
Debutta la gomma ecologica di Pirelli: c’è anche un nuovo logo
Due frecce e un cerchio: sarà questo il nuovo logo di Pirelli, che sottolinea l’importanza che l’azienda di Milano dà alla sostenibilità ambientale. Il logo identificherà gli pneumatici composti almeno per il 50% da materiali riciclati o di originale naturale: in questo modo, i consumatori sapranno di stare facendo una scelta a basso impianto ambientale.
Le prime gomme su cui questo logo è stato impresso sono le P Zero E: sono composte per il 55% da materiale di origine naturale e certificato. Si conferma così l’impegno dell’azienda nel campo della sostenibilità ambientale, un impegno che va avanti da diversi anni e che viene sottolineato da riconoscimento da parte dei principali indici di sostenibilità. L’obiettivo di Pirelli è superare il 60% di materiale di originale naturale e il 12% di riciclato entro il 2030, riducendo così i materiali fossili a una percentuale inferiore al 30%.
Tecnologie e materiali d’eccellenza: i punti di forza di Pirelli P Zero E
D’altronde, come dicevamo, Pirelli è sempre stata passi avanti per quanto riguarda l’innovazione. Tra i materiali alternativi usati da Pirelli P Zero E c’è la lignina, un sottoprodotto dell’industria della carta, che dà un apporto notevole alla durabilità della gomma.
Inoltre, la silice derivata dalla lolla di risa, va a sostituire quella fossile precedentemente utilizzata. E si migliorano, così, anche le prestazioni sul bagnato della gomma, garantendo la massima sicurezza per i consumatori che scelgono di rivolgersi a Pirelli. Tra gli altri materiali usati anche nerofumo circolare, polimeri bio circolari, gomma naturali, bioresine e nayon.