Auto elettrica: scopri il vero stato di salute della batteria | Ti serve questo gadget
Perché è importante monitorare le condizioni della batteria di un veicolo elettrico? Perché più invecchia, più la sua autonomia diminuisce
Il vero incubo di ogni automobilista ‘elettrico’ è rimanere appiedato. Inutile negarlo, l’ansia da ricarica è ancora una componente importante che influenza l’esperienza di guida. Fortuna che le infrastrutture stanno coprendo sempre più in modo capillare il territorio, così almeno dovremo farci sempre meno conti alla mano per ritornare a casa.
L’altro grande gap ancora poco risolto è quello della velocità in ricarica. La maggior parte degli automobilisti preferisce ricaricare comodamente da casa in modo da eliminare il problema alla base. Ma chi non ha questa possibilità? O chi deve intraprendere un viaggio lungo? Come fa?
Beh al momento è un po’ costretto a pianificare la sua giornata in base a dove riuscirà a fermarsi per ricaricare. Il che è un po’ scomodo per chi non è abituato ancora a far girare la propria vita intorno all’auto. Allora quel che rimane da fare è scovare un Tesla Supercharger che ci rimette in pista in una mezz’oretta. Ma anche qui sorge un problema: sono pochi e non tutte le elettriche possono supportare quel carico di energia.
Il processo di degradazione è irreversibile
Al di là di queste problematiche, più o meno gravi a seconda del punto di vista, un dato è incontrovertibile. La batteria di un’auto elettrica è ideata per reggere un certo numero di cicli di carica e scarica. Dopo di che inizia a perdere i colpi. Utilizzando l’auto in modo quotidiano, diciamo per dare un’idea che la batteria potrà essere utilizzata al massimo per 7-8 anni. Ciò vuol dire che passato quel tempo l’auto sarà in sostanza da cambiare.
A meno che non si voglia cambiare batteria, ma questa spesa non compensa il valore di un’auto con 7-8 anni di età, poiché questo componente tanto cruciale per un’auto elettrica può arrivare a costare anche più di 10.000 euro, rimanendo bassi con le previsioni. Durante tutto il suo ciclo vitale la batteria andrà via via perdendo le sue performance anche se consentirà di andare in giro. Solo che inizierà a durare sempre meno.
Ecco la soluzione
Come fare allora per capire qual è lo stato di salute della batteria di un veicolo elettrico tenendola monitorata nei suoi anni di utilizzo? Questo dato è molto utile, non solo per capire quante volte saremo costretti a ricaricare, ma sarà sempre più importante in futuro all’ora di comprare un veicolo elettrico usato. Non vorremo mica prendere un granchio!
Per evitare di indovinare con stime a casaccio quanto più o meno sia ancora efficiente la nostra batteria, abbiamo a disposizione un piccolo dispositivo che farà la diagnosi sul reale stato di conservazione al posto nostro. Serve solo collegare l’apparecchio alla porta OBD II situata sotto il piantone dello sterzo (quella che si usa in officina per le diagnosi) e grazie al supporto di un’app è possibile conoscere e certificare lo stato della batteria. Lo strumento si rivela indispensabile anche per le società di compravendita di auto, le società di noleggio e gli operatori di flotte. Questo piccolo dispositivo costa sui 50 euro ed è prodotto da Moba, una start-up francese. Lo strumento messo a punto permette di ottenere anche un certificato digitale che indica lo stato di salute della batteria in qualsiasi momento.