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Cinghia di distribuzione: stai seduto su una bomba a orologeria ma non lo sai | Quando è ora di cambiarla potrebbe essere già troppo tardi

Cinghia di distribuzione – giornalemotori.it (foto Depositphotos.com)

Una delle più rognose operazioni di manutenzione riguarda la sostituzione della cinghia di distribuzione. Capiamo perché è un componente così insidioso

I costi di gestione di un’auto sono sempre molto salati. Tutto dipende dal modello e dal marchio, è vero, ma ci sono alcuni interventi che, indipendentemente dal brand, sono cari a prescindere. Ne abbiamo conferma tutte le volte che il meccanico mette mano a componenti di valore cruciale per il funzionamento del veicolo.

Tra questi dobbiamo includere nella lista la temuta cinghia di distribuzione, una sorta di catena gommata con denti che vanno a muovere gli ingranaggi deputati a generare la trazione del veicolo. La cinghia però non serve solo a trasferire la potenza del motore alle ruote tramite questa complessa architettura di ingranaggi.

Serve anche per far muovere tutta una serie di altri dispositivi che hanno bisogno della potenza rotativa data dalla cinghia per funzionare, tipo la pompa dell’acqua. Motivo per cui è imprescindibile che questo componente sia sempre in perfette condizioni per far bene il suo lavoro dal quale dipende un po’ tutto. È davvero il cuore della macchina.

Sostituzione ogni 100.000 km, ma anche altri fattori contano

Molti automobilisti sanno di cosa stiamo parlando, ma potrebbero aver sottovalutato alcuni aspetti importanti che rendono il comportamento di questo componente molto insidioso. Tutti infatti aspettano a cambiare la cinghia almeno ogni 100.000 km. Almeno così consigliano di fare i meccanici. Questo è in parte vero, perché la cinghia può iniziare un processo di deterioramento anche prima di aver effettuato quel chilometraggio. A incidere in questo processo di usura prematura concorrono diversi fattori, tra cui lo stile di guida, gli agenti atmosferici e gli anni che ha il componente.

Attenzione a questi fattori, infatti una cinghia logorata non deve essere mai ignorata, perché potrebbe creare gravi danni al motore se improvvisamente dovesse rompersi. Il che può significare con certezza un disastro di proporzioni epiche. Ma evitando di prevedere il peggio, dobbiamo tenere presente che la cinghia si occupa di tutta una serie di funzioni fondamentali. Senza entrare troppo nel dettaglio, vediamo perché è bene che funzioni regolarmente.

Albero a camme – giornalemotori.it (foto Depositphotos.com)

Non ignorare mai la cinghia: ti può succedere questo

Quando si arriva a dover cambiare la cinghia, il meccanico consiglia sempre di sostituire anche la pompa dell’acqua, azionata dalla cinghia stessa. Questa operazione va fatta per alcuni motivi: in primis perché una volta tirato fuori il blocco motore è comodo sostituire anche quel pezzo. Ma c’è di più. La combinazione di una cinghia nuova e di una pompa vecchia potrebbe originare rogne, poiché se la pompa smette di funzionare, anche la cinghia (nuova) non può fare più il suo lavoro. Quindi avremo perso un sacco di soldi.

La funzione della cinghia di distribuzione – oltre ad azionare la pompa dell’acqua e il servosterzo – è sincronizzare il movimento tra l’albero motore e gli alberi a camme che regolano il movimento delle valvole sui pistoni. Tradotto: è il lavoro alla base della resa del propulsore. Se la cinghia non è in buone condizioni potrebbe da un momento all’altro saltare o addirittura rompersi. Le valvole finirebbero per aprirsi nel momento sbagliato, con conseguenti ripercussioni sui pistoni. Nei casi migliori sarà sufficiente sostituire la valvola e la testata, ma se si è sfortunati si butta via l’intero motore.