Revisione, addio ufficiale alla tassa tanto agognata: i tuoi soldi ti rimarranno in tasca
Revisione: verso l’addio ufficiale della tassa. Ora possiamo tenerci i soldi in tasca!
Con una buona manutenzione periodica, i nostri veicoli possono vivere molto più a lungo, ed evitiamo anche che insorgano dei problemi molti più gravi che vanno ad incidere non soltanto sul portafoglio, ma sulla sicurezza di tutti gli automobilisti e della strada.
Passare la revisione significa effettuare un check up periodico dei nostri veicoli, per poter essere sicuri che una volta presenti su strada questi siano sicuri e affidabili.
Questo motivo dovrebbe indurci sempre più spesso ad effettuare la revisione anche delle parti che si vedono meno, come ammortizzatori, freni e cinghia di trasmissione, oltre ai classici livelli.
Revisione: arriva l’addio ufficiale della tassa tanto agognata
Per effettuare una manutenzione responsabile del nostro veicolo sarà sempre consigliabile riparare anche i piccoli difetti meccanici ai quali prestiamo spesso pochissima attenzione, ma che potrebbero condurre a guai molto più seri. In tal senso, la revisione dovrebbe essere un’opportunità al fine di scongiurare i problemi in materia di affidabilità del veicolo, soprattutto se ci sono degli anni di servizio alle spalle.
A tal proposito, è sempre bene affidarsi a meccanici competenti a autorizzare dal Ministero dei Trasporti per poter effettuare la revisione biennale. Per garantire sicurezza e stabilità, al primo posto, gli esperti consigliano di controllare tutto l’impianto frenante, che parte dal livello del liquido dei freni fino alla sostituzione delle parti che risultano eccessivamente compromesse, come dischi e pastiglie.
Possiamo finalmente dire addio alla revisione dell’auto: ecco che cosa accadrà
Durante una revisione, comunque, qualsiasi cosa potrebbe andare storta. Dunque, al costo ordinario di 54,95 euro, si sommerà anche quello per sostituire il pezzo fuori uso. Per tutto il 2023, comunque, sarà possibile richiedere un bonus allo Stato, pari a 9,95 euro, per la sostituzione di circa un quinto delle spese. Sì, non tantissimo, è vero.
Si pensi che in alcuni Paesi europei si parla di abolirla: questo è il caso della Francia, che con la sua Federazione Motociclistica Francese ha ottenuto un risultato che non ha precedenti, e che potrebbe aprire la strada ad un’abolizione generalizzata su tutto il territorio Europeo. Ma l’Italia, seguirà questo esesmpio?