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Manutenzione auto: questo liquido che usi sempre finisce per distruggere il catalizzatore | Spendi 2.000 euro per rimettere tutto a posto

Catalizzatore – giornalemotori.it (foto iStock)

Molti automobilisti non lo sanno ma poco a poco rischiano di dover cambiare il catalizzatore, cifre mostruose

L’incubo di ogni automobilista si avvera nel momento in cui vede accendersi la temutissima spia di avaria motore. Nella gran parte dei casi potrebbe trattarsi di malfunzionamenti non troppo costosi, ma per saperlo occorre sempre prima una diagnosi.

Se l’esito di questa verifica coinvolge il funzionamento di elementi di grande valore, come il catalizzatore, siamo allora mezzi fritti. Infatti spesso cambiare un catalizzatore potrebbe venir a costare di più dell’intera auto, soprattutto se già datata.

Per arrivare a un epilogo così catastrofico è chiaro che qualcosa è andato davvero storto. Come possiamo allora prendere le misure adeguate per evitare di trovarci a dover cambiare il catalizzatore?

Cos’è l’AdBlue

A volte la questione è inevitabile, soprattutto se l’elemento viene coinvolto in un urto nella parte sottostante la scocca dell’auto. È facile in sostanza battere la parte inferiore del veicolo contro massi od ostacoli di varia natura. In quel caso le parti di ceramica con cui è rivestito il catalizzatore potrebbero rompersi. Ma questa è un’eventualità meno frequente.

Bisogna considerare invece che nel tempo questo componente potrebbe intasarsi, saturarsi, fino a non funzionare più a causa dei residui che gli tocca filtrare durante l’uscita dei gas di scarico. Questo è particolarmente vero per i veicoli diesel. Consideriamo inoltre che ci sono altri fattori da prendere in esame. Se parliamo di gasolio, tutti i proprietari dei più recenti Euro 6 – quelli attualmente meno inquinanti – sapranno bene che è necessario aggiungere un liquido chiamato AdBlue in un serbatoio a lato del carburante. Per chi non lo sapesse si tratta in sostanza di un additivo ideato per ottimizzare il rendimento dei motori diesel e soprattutto per limitare i livelli di emissioni e rispettare i parametri previsti dallo standard ambientale Euro 6.

Tappo AdBlue – giornalemotori.it (foto iStock)

Ecco perché può intasare il catalizzatore

Questo additivo si versa solo una volta ogni tanto nel suo serbatoio, infatti si possono percorrere circa 15-20 mila chilometri con un pieno di AdBlue. Il problema è che bisogna stare attenti a un fenomeno particolarmente insidioso. Con il passare del tempo infatti l’AdBlue genera un problema poco conosciuto, ovvero la cristallizzazione di questo liquido che, in caso di perdita, si solidifica, causando la formazione di una sostanza solida simile a un cristallo che può intaccare la centralina, la pompa, l’iniettore, il serbatoio e altre parti del catalizzatore SCR (quello specifico degli Euro 6 diesel).

Se pensiate che tutto possa risolversi interrompendo semplicemente l’iniezione di AdBlue, per diminuire la concentrazione delle cristallizzazioni vi sbagliate. E di grosso! Gli Euro 6 diesel infatti sono progettati per non avviarsi nemmeno se il catalizzatore SCR presenta un qualche problema di funzionamento o va fuori range di emissioni, in quanto inquinerebbe molto più. In buona sostanza, un malfunzionamento creato al catalizzatore SCR può lasciare l’auto bloccata. Per di più si tratta di una riparazione molto costosa. Si parla di oltre 1.000 euro e fino a 2.000 in alcuni casi. Per evitare che l’AdBlue si cristallizzi, bisogna a sua volta immettere un altro additivo specifico per questa funzione che non solo distrugge i cristalli, ma ne impedisce anche la formazione..