Codice della Strada: se ti beccano in una di queste due situazioni sei rovinato | Rimani senza patente per anni e la multa sfiora i 2.000 euro
Salvini ha mantenuto le sue promesse, il nuovo Codice della Strada entrerà in vigore a breve e saranno dolori: ecco cosa è entrato nel mirino delle forze dell’ordine
All’indomani dell’approvazione ufficiale da parte del Consiglio dei Ministri del nuovo testo del decreto legge sulla riforma del Codice della Strada, le cose si iniziano a mettersi davvero male.
Salvini lo aveva preannunciato più volte che ci sarebbe voluta “tolleranza zero” per punire con il pugno duro alcune delle infrazioni più diffuse in Italia e molto pericolose: detto, fatto. Ora il testo dovrà solo passare l’iter parlamentare di approvazione, ma si tratta in buona sostanza di una mera formalità.
Bene, allora prepariamoci a consegnare nelle mani delle forze dell’ordine le nostre patenti, se non ci diamo una regolata con le infrazioni che tutti almeno una volta ogni tanto commettiamo al volante.
La “tolleranza zero”: promessa mantenuta
Sì, perché con la riforma del Codice della Strada – che prevede una stretta su violazioni come passaggio col rosso, guida contromano, guida in stato di ebbrezza, o con smartphone alla mano – sarà anche prevista la sospensione della patente per alcune di quelle infrazioni per cui fino a oggi occorreva solo la recidiva entro due anni.
Come dire, non basta venire avvisati una volta. La tolleranza è davvero ‘zero’, non si scherza più su alcuni comportamenti al volante. Uno di questi è la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. In quest’ultimo caso la legge è stata volutamente modificata con la dicitura “dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti“. L’automobilista pizzicato in condizioni che destano ‘sospetti’ rischia la sospensione della patente fino a 3 anni.
Guida dopo l’assunzione di stupefacenti e guida con smartphone
Nel nuovo testo dunque si preferisce alla dicitura “guida in stato di alterazione psico-fisica” quella di guida “dopo aver assunto sostanze“. La differenza è abissale, perché non serve dimostrare che l’automobilista non è in grado di guidare attraverso degli accertamenti tossicologici, ma basta il sospetto di assunzione di droghe, e si prevede per direttissima il ritiro immediato della patente. Successivamente verranno eseguiti gli esami per l’accertamento dello stato psico-fisico.
L’altro grande punto smarcato dal testo riguarda l’uso dei dispositivi mobili alla guida. Molta attenzione, perché anche per questa violazione si prevedono sanzioni particolarmente severe, con multe che vanno da 422 a 1.697 euro, con sospensione della patente da quindici giorni a due mesi, provvedimento che scatterà di immediato. In caso di recidiva entro due anni la sanzione sale ed è prevista da 644 e 2.588 euro, in aggiunta alla sospensione della patente da uno a tre mesi. A questo si aggiunge la decurtazione di 8 punti dalla patente, che diventano 10 in caso di recidiva.