Multa Autovelox, in che caso non bisogna pagarla? Adesso finalmente è chiaro | Mare di sanzioni annullate
Sono 11 mila gli autovelox in Italia, ma quanti di questi sono regolari? Ecco i requisiti e alcuni casi che fanno discutere.
Nessun altro Paese, in Europa, conta così tanti autovelox quanti ne ha l’Italia, che ne ha ben 11 mila sparsi sul territorio nazionale. E, ovviamente, le multe fioccano, come successo questa estate lungo le strade e autostrade del nostro paese.
Ma oggi l’Anci (l’Associazione Nazionale dei Comuni) ha deciso di entrare in campo. Infatti, ha sollevato l’importante questione della regolarità degli autovelox, sottolineando i requisiti che i dispositivi devono avere perché la multa sia valida.
Fanno poi discutere alcuni casi di autovelox irregolari che, però, hanno fatto recapitare multe salatissime ad alcuni automobilisti. Ecco, quindi, i requisiti perché un autovelox possa essere considerato valido.
Autovelox, i requisiti perché sia regolare
Nella lettera che l’Anci vuole inviare a tutte le amministrazioni comunali, l’associazione vuole ricordare la normativa che stabilisce se un autovelox sia regolare oppure no. E da questo dipende anche la regolarità della multa e, ovviamente, anche se sia obbligatorio pagarlo o meno. Per prima cosa, un autovelox deve essere installato in seguito al decreto di un prefetto, dopo aver convocato una conferenza dei servizi con la Polstrada, la polizia locale e le istituzioni. E bisogna valutare i flussi di traffico, l’incidentalità e la presenza di spazi idonei per la postazione.
Successivamente, il macchinario che rileva la velocità dei veicoli deve essere omologato. E, per ultima cosa, come si legge nella lettera spedita dall’Anci la strumentazione deve essere verificata, e questo deve avvenire ogni anno. La taratura è fondamentale perché la multa sia valida. Fa discutere il caso di un autovelox in provincia di Padova, la cui attivazione non aveva seguito l’iter previsto ma che aveva comunque emesso 25mila multe in circa un mese.
Autovelox non regolari, altri casi che fanno discutere
Ma il caso avvenuto a Padova non è di certo l’unico che fa discutere l’opinione pubblica. Passiamo infatti a Manfredonia, in provincia di Foggia, dove un autovelox è stato rimosso dopo un anno di attività e rilevazioni perché non aveva ottenuto l’autorizzazione paesaggistica. Era stato installato in un’area sotto vincolo.
E poi c’è quello di Ciampino, con 42mila persone multate dal 2018, ma che non aveva mai visto approvata l’autorizzazione necessaria per essere installato in quel tratto di strada. Ma nonostante ciò, le multe sono state recapitate e, ovviamente, pagate. E quanti altri casi simili ci saranno in tutta Italia?