Arriva la nuova legge che cambia tutto: l’80% dei distributori devono avere colonnine di ricarica | Solo così si farà il salto
“L’espansione della rete di ricarica renderà l’ansia da autonomia un ricordo del passato per i conducenti di veicoli elettrici”
Il Salone dell’Auto di Monaco (IAA Mobility) è stata un’occasione per presentare al mercato nuovi e rivoluzionari modelli di auto che vedremo a breve nelle concessionarie. Ma è stato anche un momento di confronto importante per i costruttori europei che hanno potuto vedere da vicino gli avanzamenti tecnologici strepitosi dell’industria cinese.
Oltre a queste faccende di normale amministrazione, sono state fatte dichiarazioni molto importanti riguardo il futuro dell’auto, ovvero quello elettrico. Molti automobilisti infatti stanno iniziando a cercare risposte anche di carattere politico ai tanti interrogativi che riguardano lo sviluppo dell’auto elettrica.
Talvolta le risposte arrivano prima ancora del previsto, ma come sappiamo la strada è lunga per abilitare un nuovo modo di concepire la mobilità. In questa fase di transito un po’ complicata dobbiamo riuscire a intravedere – senza troppe certezze – un futuro che sarà molto diverso dalla realtà di oggi, ma per farlo abbiamo bisogno anche di qualche dato che possa confortare gli automobilisti.
Serve una migliore pianificazione delle stazioni di ricarica
I nuovi proprietari di auto elettriche sanno fin troppo bene quali sono i problemi con cui tutti i giorni devono avere a che fare. Ricariche molto lente, colonnine sparse qua e là, a volte senza un criterio di distribuzione che garantisca l’ottimizzazione della copertura sul territorio. Tanto che in alcuni Paesi, come gli Stati Uniti ad esempio, una cattiva pianificazione dei luoghi dove installare le stazioni di ricarica ha obbligato poi molti operatori a chiudere i battenti.
La situazione paradossale è che si sono lasciate alcune zone completamente prive di stazioni di ricarica, mentre altre sono coperte fin troppo. Il tempo stabilizzarà un po’ le cose, ma anche la politica è scesa in campo per farlo.
La nuova legge che rivoluziona l’elettrico
Durante il Salone di Monaco il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha annunciato che nelle prossime settimane la Germania sarà la prima a introdurre in Europa una nuova legge che obbliga i gestori dell’80% delle stazioni di rifornimento presenti sul territorio nazionale a offrire postazioni di ricarica rapida da almeno 150 kW di potenza. Il numero non è certo basso, il che sarebbe sicuramente un volano eccezionale per il Paese per lo sviluppo della mobilità elettrica.
Si calcola con l’introduzione di questa nuova legge di aumentare il numero di stazioni di ricarica pubbliche dalle attuali 90.000 a un milione entro il 2030. Una quota colonnine che permetterebbe una crescita in pochi anni di 15 milioni di veicoli elettrici. Sarebbe un cambiamento sensazionale, se pensiamo che attualmente ce ne sono in giro circa 1 milione e mezzo. In caso di successo, molti Paesi europei sono già pronti a seguire l’esempio della Germania con una normativa ad hoc sulle stazioni di ricarica. Alle quali nel frattempo si potrà pagare anche solo con carta di credito o debito, evitando tutta la trafila delle molteplici App.