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Nuovi divieti di circolazione | Così li puoi aggirare in modo legale

Tra non molto inizieranno gli stop alle auto più inquinanti – giornalemotori.it (foto iStock)

Negli ultimi tempi si sono adottate misure sempre più restrittive per lo stop ai vecchi standard Euro. Esistono però soluzioni che evitano di farci rottamare la vecchia auto

Sono tempi duri per gli automobilisti legati ancora alla loro buona e vecchia auto termica. Nemmeno poi così vecchia in alcuni casi. Infatti ci si prepara già a un autunno di restrizioni e divieti alla circolazione per le classi Euro più inquinanti.

Ha suscitato grande clamore in questi giorni la decisione della Regione Piemonte di bloccare dal 15 settembre in 76 comuni la circolazione dei diesel Euro 5. Scelta arrivata come un fulmine a cielo sereno, tanto che è stata in seguito revocata.

Un po’ come era successo a Roma con la decisione della giunta Gualtieri di dire addio già da questo ottobre agli Euro 3 a benzina nella fascia verde della città, la più grande zona a traffico limitato in Europa. Anche in quel caso il sindaco fu costretto ad abdicare su questa risoluzione a seguito di una violenta protesta cittadina.

Troppi divieti e poche soluzioni

D’altronde il problema è sempre uno: vietare. Ma quali sono le condizioni abilitanti che supporrebbero questi divieti? Agevolazioni per i mezzi pubblici? Una nuova rete di trasporto efficiente? Nuovi incentivi auto? Niente di tutto questo. Solo cittadini senza auto. Insomma, non è per sparare sulla Croce rossa, ma con la situazione attuale che viviamo in Italia, dove il parco auto circolante ha in media 12 anni, non si possono pretendere cambiamenti radicali in così poco tempo.

La cosa più bizzarra di tutto ciò è che poi sono i cittadini a fare la figura di quelli con scarsa coscienza ambientale. La domanda vera che questi decisori sembrano non porsi mai è: se il parco auto circolante in Italia ha in media 12 anni, tutti questi automobilisti hanno davvero voglia di continuare ad inquinare? Lo fanno di proposito? Evidentemente la risposta è no. Chi si può permettere il lusso di nuova macchina l’ha già cambiata, ma chi non può si attacca al tram. Nel senso letterale del termine purtroppo.

Dispositivo Move-in – giornalemotori.it (foto Google.com)

Ecco come circolare su auto a cui è imposto lo stop

Vediamo però come anche gli automobilisti cattivoni e inquinanti potranno riuscire lo stesso a circolare evitando questi divieti che hanno tutta l’aria di creare anche in futuro rogne non indifferenti. Da poco è tornato in auge il “Move-in”, un dispositivo che permette alle auto inquinanti di circolare anche in zone a traffico limitato, a patto che vengano rispettati alcuni limiti di chilometraggio e di modalità di guida.

Il dispositivo è stato introdotto in Lombardia e sarà presto adottato anche da Piemonte e Emilia Romagna. Per installare Move-in – in sostanza una piccola scatola nera che tiene traccia dei km percorsi – è necessario pagare 30 euro una tantum e 20 euro all’anno per l’abbonamento. Gli utenti di Move-in possono percorrere fino a 1.000 km all’anno con un’auto Euro 0, fino a 8.000 km con un’auto Euro 4. Sono previsti bonus per la guida a velocità contenuta e in modalità ecologica. In caso di divieto assoluto della circolazione, anche gli utenti di Move-in dovranno lasciare l’auto in garage.