“Revisione degli incentivi”: cambia tutto in Italia | Stavolta gioiscono tutti
D’ora in poi le cose cambieranno in Italia: arriva la revisione degli incentivi. Ecco di che cosa si tratta
In Italia circolano più di 11 milioni di auto Euro 0/1/2/3: per Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sono troppe.
Per questo motivo, il Governo sta pensando di rivedere gli incentivi al fine di velocizzare il rinnovo del parco auto.
Il ministro, durante un intervento al question time alla Camera, è ritornato a parlare dei vari incentivi destinati al settore delle automotive, lasciando intendere che presto ci potrebbero essere alcune novità per i possessori delle auto euro 0 ed euro 3.
Revisione degli incentivi: d’ora in poi cambierà tutto in Italia
In Italia circolano più di 11 milioni di auto Euro 0/1/2/3: per Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sono troppe. Per questo motivo, il Governo sta pensando di rivedere gli incentivi al fine di velocizzare il rinnovo del parco auto. Il ministro, durante un intervento al question time alla Camera, è ritornato a parlare dei vari incentivi destinati al settore delle automotive, lasciando intendere che presto ci potrebbero essere alcune novità per i possessori della auto euro 0 ed euro 3.
“Dobbiamo agire, ne siamo consapevoli, lo stiamo facendo. Nel quadro dell’accordo del tavolo automotive è nostra intenzione è nostra intenzione aumentare gli incentivi per consentire a chi ne ha veramente bisogno, cioè i possessori di auto 0-1-2-3, di poter migliorare il parco circolante”.
Aumento degli incentivi per le auto euro 0-3: ecco quello che ha detto il ministro Urso
Il fine, comunque, non è soltanto favorire il rinnovo del parco circolante in Italia, che, come ben sappiamo, è decisamente vecchio. Parallelamente si vorrebbe anche incentiva la produzione italiana, poiché la maggior parte dei vari incentivi è destinato ad un autovetture che sono state prodotte all’estero. “La sfida che abbiamo davanti è riuscire a individuare una revisione degli incentivi che deve da una parte favorire il passaggio a veicoli più sostenibili ambientalmente e dell’altra incentivare la produzione nazionale. I conti degli incentivi, per il rinnovo del parco auto, fatti fino a ora ci dicono che lì8’% è andato ad auto prodotte all’estero e importate in Italia”.
In ogni caso il ministro non ha dato informazioni sul modo in cui intende intervenire. Si pensa che potrebbe decidere di spostare parte dei fondi che non sono stati utilizzate per le plug-in e per le elettriche verso il fondo per le vetture euro 6, esaurito da alcuni mesi. Non ci resta che aspettare.