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Scandalo revisioni, terremoto in Italia | In arrivo il nuovo obbligo

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Revisione auto, scoppia lo scandalo / giornalemotori.it

Scoppia lo scandalo, e la Commissione Europea spinge il Governo verso nuovi obblighi: ecco quali e il perché.

Il Governo italiano è sotto accusa da parte dell’Europa: se la risposta dell’esecutivo non risultasse soddisfacente, la Commissione europea potrebbe avviare una procedura di infrazione con possibili sanzione.

L’accusa è chiara: nonostante abbia uno dei parchi automobilistici più datati del vecchio continente, l’approvazione delle auto in fase di revisione arriva a toccare la percentuale del 99,8%, contro la media europea del 90%.

E così, il sospetto è a che comandare, in fase di revisione, sia il conflitto d’interesse. Ecco i dettagli dell’accusa di Federispettori e cosa potrebbe accadere all’Italia.

Revisione auto non affidabile in Italia: ecco perché

Ad avviare il procedimento nei confronti dell’Italia è stato Carruth Sylvester, rappresentante della Commissione Europea. L’indagine nasce da una petizione presentata da Federispettori al Parlamento Europeo: secondo questa associazione, infatti, in Italia l’approvazione di veicoli non conformi sarebbe soggetta a un conflitto d’interesse. Gli ispettori di questo ambito, infatti, sono generalmente dipendenti dei centri di revisione privati, situazione in contrasto con la direttive europea che indica il profilo di questa figura: un professioni indipendente, libero di agire senza influenza di conflitti interesse che possono nascere da situazioni personali o possono essere di natura economica.

Con 9.500 centri di controllo autorizzati per le revisioni, l’Italia si trova in una situazione di abbondanza rispetto a quanto necessaria. Si creerebbe così una competizione che spingerebbe i centri di revisione a chiudere un occhio, pur di non allontanare un cliente. Federispettori aggiunge poi il problema dell’insufficienza di personale del Ministero delle Infrastrutture, che ha il compito di supervisionare l’attività degli ispettori di revisione. Il governo italiano dovrà quindi rispondere di queste accuse, mentre l’associazione spinge perché l’Italia garantisca indipendenza delle revisioni auto.

Revisione auto
Revisione auto, un unico standard per tutti gli ispettori / giornalemotori.it

Nuova norma per le revisioni auto, ecco come funziona ora

Al momento, la norma che regola le revisione auto arriva dal Ministero delle Infrastrutture, che indica di usare uno standard informatico per l’effettuazione delle revisioni auto. Tale standard, chiamato MCTCNet2, è nato con l’obiettivo di centralizzare i dati rilevati durante le revisioni in un unico e comodo database. In questo modo le apparecchiature sono rese compatibili. I produttori devono quindi registrarsi al portale, procedura necessaria per validare le firme presenti nei file dei risultati generati dalla attrezzature.

Quindi, prima di procedere con la revisione, ogni tecnico deve registrarsi sul portale, da cui ottiene un codice univoco che deve essere segnato su ogni libretto metrologico. Il ministero supervisiona l’attuazione corretta di queste norme in modo da mantenere delle norme standard.