Auto elettrica: ecco quando arriva la stangata | Preparati al peggio
L’auto elettrica sta vivendo il suo periodo di ascesa in tutto il mondo. Chi si appresta a compiere questo importante passo dovrebbe però conoscere più a fondo i rischi che comporta
Chi di noi ha deciso di cambiare auto, avrà sicuramente messo in conto l’opzione di passare una buona volta al veicolo a zero emissioni. Quale occasione migliore se non quella del cambio di vettura per dire addio finalmente ai prezzi folli di benzina e diesel?
Tutto questo è vero, ma la scelta dell’auto elettrica, per quanto al momento sia la più in linea con le politiche ambientali di riduzione dei consumi e delle emissioni, comporta una serie di riflessioni serie sul passaggio a questa tecnologia.
Si tratta pur sempre di una scelta piuttosto radicale, e si potrebbe persino dire che una volta fatta, è difficile tornare indietro dato il capitale che avremo investito per comprarla. Insomma, a tutti saranno venuti i dubbi sull’acquisto di un’auto del genere, a parte i soliti riguardanti l’autonomia e la ricarica.
Risparmio sui costi del carburante: sì, è vero ma…
Una cosa è certa, l’auto elettrica ci aiuterà senza dubbio a risparmiare sui costi del carburante. Da ricerche effettuate su pista dal canale YouTube Ingegneria Italia risulta che con la stessa carica energetica di un litro di benzina, un’auto elettrica come la Tesla Plaid (quindi una supercar vera e propria) percorre qualcosa come 50 chilometri. In altre parole, con l’energia elettrica equivalente a 1 litro di carburante si possono percorrere anche 4 volte le stesse distanze che si possono fare con un’auto termica a benzina.
Tutto molto bello. L’aspetto però che più dovrebbe preoccupare sono i costi nascosti dietro a questo risparmio in termini di carburante. Ci si concentra spesso sugli aspetti più ovvi, come le noie della ricarica o la scarsa autonomia, ma cosa ci dobbiamo aspettare una volta che portiamo l’auto a riparare? Qui arrivano le vere sorprese, perché nonostante alcuni sostengano che necessiti meno manutenzione della macchina a motore termico, un’auto elettrica risulta molto più rognosa da riparare.
Ecco come rischi di rimetterci il portafoglio
Da uno studio condotto dalla compagnia assicurativa Mitchell International risulta che sistemare un guasto di un’auto elettrica potrebbe venire a costarci molto caro, finendo in certi casi per farci pentire di questa scelta. Infatti in pochi mettono in conto questa prospettiva, trovandosi poi il conto in banca svuotato dai costi di gestione. A parte i costi legati al pack batteria, che come già sappiamo sono davvero esorbitanti – si parla anche di decine di migliaia di euro per una sostituzione – bisogna considerare altri costi nascosti che ingigantiscono la spesa.
Prendiamo a riferimento proprio una Tesla. Da questo studio emerge come i possessori di auto di questo brand in nord America possono arrivare a pagare tra i 1.589 e 1.600 dollari in più per i guasti e i sinistri. Il problema si acuisce se consideriamo anche un altro aspetto. Le auto elettriche come le Tesla hanno bisogno del 90,75% dei pezzi di ricambio originali della casa madre, contro il 66% delle auto a combustione. Inoltre, a peggiorare le cose, dobbiamo considerare che la percentuale di parti riparabili è decisamente inferiore, si parla del 13,4% contro il 19,2% delle auto termiche. Come ciliegina sulla torta ci si mette anche la durata del ciclo di vita della batteria. In media perderà del tutto la sua efficienza energetica dopo circa 7-8 anni di utilizzo. Decisamente poco rispetto all’età media del parco auto italiano.