Guida in stato di ebbrezza: ecco come non perdere la patente | Al posto di blocco rispondi così
Una recente sentenza ha svelato il trucco per non farsi ritirare la patente: ecco cosa è successo e come fare.
Il Codice della strada punisce molto severamente la guida in stato di ebbrezza: giustamente, considerato l’altissimo rischio che corre chi si mette al volante dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo e il pericolo che rappresenta per tutti gli altri utenti della strada. E tra le sanzioni applicabili, c’è anche il ritiro della patente.
Ma negli ultimi giorni, a Roma è scoppiato un caso che farà sicuramente parlare, perché un automobilista ha trovato il modo di evitare il ritiro della patente anche in un caso di guida in stato di ebbrezza. E il Tribunale gli ha dato ragione, di fatto riconsegnandogli il documento che gli era stato precedentemente ritirato.
Ecco cosa è successo a Roma e qual è questo trucco da applicare in questi casi.
Evitare il ritiro della patente: ecco il caso che sta facendo discutere
Prima di procedere con il ritiro della patente, le Forze dell’ordine devono però verificare se, effettivamente, la presenza dell’alcol nel sangue è oltre i limiti consentiti dalle legge e, per questo, spesso procedono sul posto con un test apposito. Ma a Roma è nato un caso che ha svelato un trucco che consente di salvare il proprio documento. Infatti, il Tribunale civile della capitale ha accolto il ricorso di un automobilista che, durante un controllo, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento dello stato di ebrezza alcolica.
In questo caso, i carabinieri hanno reagito sospendendo all’automobilista in via cautelare la patente. Si tratta di una misura che il Giudice della pace ha deciso di contestare, perché la legge parla chiaro. Infatti, il provvedimento di sospensione può essere adottato soltanto in seguito a una sanzione amministrativa, che a sua volte può essere emesso dopo una condanna o dopo un accertamento tramite visita medica. Quindi, semplicemente rifiutandosi di sottoporsi al test, l’automobilista ha visto salva la sua patente.
Cosa dice la legge. Una norma da sistemare?
Nel ricorso presentato il tribunale, il legale dell’automobilista fermato ha sottolineato che “l’ordinanza di sospensione cautelare della patente di guida da parte del Prefetto non può considerarsi come atto dovuto da emanare a seguito dell’accertamento della contravvenzione”. È così che l’automobilista è riuscito ad evitare il ritiro della patente da parte delle Forze dell’ordine.
La sentenza, però, sta già facendo discutere, anche perché in casi simili altri giudici si erano espressi in maniera diversa, quando invece dovrebbe esserci uniformità di giudizio da parte di essi. La norma, quindi, genera confusione, e dovrebbe essere rivista per uniformare questi casi ed evitare ingiustizie.