Monopattini elettrici, dal primo settembre scatta lo stop | La drastica scelta è ufficiale
Decisione epocale per una grande città: dopo il referendum, stop totale ai monopattini in condivisione: ecco dove.
La decisione dei cittadini non lascia scampo ai monopattini elettrici in sharing, che dal 1 settembre dovranno completamente abbandonare una grande città in cui se ne trovano più di 115.000.
D’altronde, il referendum parla chiaro: l’89% dei votanti ha deciso di dire stop ai disagi creati da questi mezzi di trasporto.
Infatti, nonostante l’evidente comodità e il basso impatto ambientale (anche se su questo punto non sono tutti d’accordo), sono molti i problemi creati da chi circola nel modo sbagliato, creando evidenti disagi ai cittadini.
Ecco da dove scatterà lo stop e quali altre città stanno pensando di attuare la stessa decisione.
Monopattini, dal 1 settembre stop: ecco tutti i dettagli.
La Francia ha deciso, e lo ha fatto con un referendum consultivo il 2 aprile 2023 che ha dato un verdetto che, ora, diventerà realtà. L’89% dei votanti, infatti, ha votato per l’abolizione dei monopattini condivisi a Parigi, anche se è bene notare che al referendum hanno partecipato solo 100.000 persone, circa l’8% degli aventi diritto. Ora, la sindaca della capitale francese Anne Hidalgo, non può fare altro che rispettare il voto dei cittadini. Così, il 31 agosto cesseranno tutti i servizi di monopattini in sharing.
Sono 115.000 i mezzi che circolavano a Parigi prima di questa decisione, e dal 1 settembre diventeranno zero. I tre operatori Dott, Lime e Tier Mobility dovranno così cessare i servizi nella capitale. La decisione di istituire un referendum nasce dal caos ormai diventato intollerabile nelle strade parigini, perché erano troppi i cittadini che non rispettavano le basilari norme di circolazione come il divieto di guidare sui marciapiedi. Comportamenti gravi, tra cui anche l’abbandono di mezzi nei parchi o nella Senna, che hanno portato a una decisione storica.
Stop ai monopattini in sharing, toccherà ad altre città?
E così, dal 1 settembre a Parigi non potranno circolare gli oltre 115.000 monopattini che le tre aziende mettevano a disposizione. Con buona pace dei cittadini e dell’amministrazione, che a dir la verità avevano già affermato di non apprezzarli, giudicandoli anche poco ecologici. Saranno meno contenti, però, i dipendenti di queste tre aziende: parliamo di oltre 100 dipendenti che vedono il proprio posto di lavoro a rischio.
Questa epocale decisione, però, potrebbe non fermarsi alla capitale francese. Infatti, è risaputo che sono molte le persone insofferente a questo mezzo di trasporto, soprattutto a quelli in sharing, dato che sono molti i fruitori che li usano nel modo sbagliato e creano pericolo sulla strada. È giusto però sottolineare che si tratta di un’alternativa comoda ed economica ai tradizionali mezzi di trasporti pubblici. Nel frattempo, però, altre città stanno pensando a dare questo stop: dalle più piccole alle più grandi. Anche in Italia, dove la protagonista è Lucca, che sta pensando a una soluzione che accontenti tutti.