Con un post su Instagram, l’imprenditore si è lamentato della situazione del mercato italiano dell’auto. Ecco cosa ha detto.
Flavio Briatore non è nuovo alle polemiche. Ora se l’è presa con una nota casa automobilistica italiana, accusandola della crisi del mercato italiano dell’auto.
L’accusa arriva con una storia su Instagram, poi rimossa, pubblicata mentre l’imprenditore si stava recando in vacanza a Forte dei Marmi, sulla riviera Toscana.
Ma cosa dicono i numeri a proposito dell’accusa lanciata da Flavio Briatore?
Lo scopriamo qui sotto, insieme ai dettagli sull’accusa lanciata dall’imprenditore piemontese.
“La Fiat non esiste più, per strada non si vedono macchina a parte qualche vecchia carretta di vent’anni fa”. Sono queste le parole con cui Flavio Briatore se l’è presa direttamente con la celebre casa automobilistica di Torino, lamentando di una situazione del mercato di auto italiane pessimo. Infatti, secondo l’imprenditore piemontese, per le strade del nostro paese si vedrebbero soltanto auto straniere, mentre quelle italiane sarebbero ridotte all’osso.
Flavio Briatore ha continuato poi la sua accusa. Con una storia sul suo profilo Instagram, che poi ha rimosso, ha sostenuto che lungo la strada verso Forte dei Marmi, dove si stava recando, ha visto solo Mercedes, Audi e Dacia, continuando il suo discorso: “Non ci sono più macchine italiane: a parte che non hanno modelli e credo che il modello di punta sia la Panda, ma a parte questo non esistono più macchine italiane per le strade”. Ma cosa dicono i numeri sul mercato italiano dell’auto? Scopriamoli insieme.
Nonostante ciò che dice Briatore, i numeri del mercato italiano dell’auto dipingono una situazione ben diversa. Infatti, secondo i dati, restano i costruttori nazionali a fare da padrone per quanto riguarda il mercato dell’auto. Non ci sarebbe soltanto la Fiat, da anni prima nelle classifiche di vendita nel nostro paese, che da gennaio ha già immatricolato 108.038 veicoli. Nella Top 50 dei modelli più venduti ci sarebbero poi altri due marchi italiani molto conosciuti e apprezzati.
Il primo è la Lancia, stabile sul podio con la Ypsilon, a cui segue l’Alfa Romeo, che con la Tonale si classifica sette posizioni davanti alla prima auto tedesca in classifica, l’Audi Q3. Quindi, l’accusa di Briatore sarebbe sconfessata dai dati del mercato e quello che l’imprenditore avrebbe visto non è che un pezzo della realtà. Probabilmente, le auto che ha visto si stavano recando proprio a Forte dei Marmi, località famosa per il turismo di lusso.