Magic Earth, l’app di mappatura collaborativa che rompe il binomio Google Maps – Waze | La conosci?
Magic Earth è un po’ l’alternativa ai due grandi Big della navigazione satellitare, entrambi proprietà di Google. Una app open source che nasce dal basso
In questi anni abbiamo imparato a muoverci nel traffico grazie all’utilizzo di mappe GPS molto ben fatte e funzionali come quelle offerte da Google Maps e Waze. Al momento questi sono i due più diffusi sistemi di navigazione satellitare grazie ai quali arriviamo sempre sani e salvi a destinazione facendo il percorso che più ci conviene in base alle nostre esigenze.
Attraverso queste app possiamo infatti impostare numerose opzioni sul tipo di percorso che desideriamo fare. Così è ormai normale per chi ha già un po’ di dimestichezza con queste tecnologie digitali selezionare gli itinerari a seconda che non si vogliano pagare pedaggi, ad esempio, o che si pianifichino delle tappe intermedie.
Ormai possiamo dire che quasi tutti siamo abituati a utilizzarle, soprattutto Google Maps, sempre molto aggiornata su ogni possibile destinazione da raggiungere, anche la più sperduta. Da sempre su Google si trova in pratica una copia digitale del mondo intero che siamo abituati a esplorare fisicamente.
Waze, un alleato contro gli autovelox
Anche Waze ha le sue peculiarità che la distinguono da Google Maps, pur rimanendo proprietà di Google. Innanzitutto sembra funzionare in modo un po’ più fluido, così che è sempre coordinata tra le azioni del conducente e il tratto di strada che l’auto sta percorrendo. Non rischia mai di avvertire in ritardo il guidatore, cosa che ogni tanto invece potrebbere succedere su Google Maps.
E poi Waze è un portento nella segnalazione degli autovelox, anche se non dobbiamo prendere questa sua funzione troppo alla lettera perché, essendo una piattaforma collaborativa, vive delle segnalazioni degli utenti, motivo per cui quando utilizzate l’app tenete sempre gli occhi aperti, in quanto potreste incappare in qualche autovelox non segnalato che è sfuggito al sistema GPS. In tal caso sarebbe opportuno segnalarlo, così aiuteremo gli altri automobilisti a schivarlo.
La piattaforma collaborativa OpenStreetMap
Il futuro di questi sistemi di navigazione sembra proprio basarsi sul concetto di ‘mappatura collaborativa’, quello che viene chiamato anche crowdmapping ossia una mappatura nel vero senso della parola ‘partecipativa‘, che coinvolge cioè direttamente gli utenti finali. Ad averne sviluppato una tutto sua è Magic Earth attraverso la piattaforma OpenStreetMap (OSM), che da quasi 20 anni sta archiviando informazioni degli utenti per creare una mappa mondiale dettagliata e gratuita utilizzando dati geospaziali condivisi. Gli utenti raccolgono dati tramite GPS e altre fonti, aggiungendo punti di interesse, strade ed edifici direttamente sulla mappa.
L’interfaccia di Magic Earth sembra all’apparenza più grezza rispetto ad altri navigatori ma è interessante utilizzare la funzione 3D per sentirsi come immersi nella strada che si sta percorrendo. Un primo vantaggio di questo editing collaborativo è che attraverso un sistema di “tag” è possibile descrivere proprio nel dettaglio le destinazioni, i locali, i punti di interesse, ect. L’altro grande vantaggio è che copre aree non considerate dai servizi tradizionali, agevolando l’uso anche in zone meno sviluppate. Uno dei grandi svantaggi però – ad esempio rispetto a Waze – è che al momento la mappa non si aggiorna in tempo reale attraverso le segnalazioni degli utenti. Così, tornando all’esempio dell’autovelox, anche se il dispositivo si trovasse in zona, non avremmo modo di segnalarlo per tempo agli altri utenti.