Michael Schumacher, il retroscena è agghiacciante | Cosa faceva al suo ex compagno
Un ex collega di Michael Schumacher ha fatto pesanti rivelazioni sul pilota e sulla Ferrari. Ecco cosa ha rivelato.
Dopo i grandissimi successi ottenuti nei primi anni Duemila, un ex collega di Michael Schumacher ha fatto delle rivelazioni scioccanti sul loro rapporto.
Ha parlato, infatti, di un rapporto umano quasi del tutto assente con l’ex campione tedesco, da quasi dieci anni ritiratosi della scena in seguito a un tragico incidente sulla pista da sci.
Le polemiche dell’ex pilota della Ferrari vanno a minare il ricordo di una delle coppie più vincenti della Formula 1 di sempre.
Ecco di chi si tratta e cosa ha rivelato a proposito di Michael Schumacher.
Michael Schumacher sotto accusa: ecco l’ex collega e le rivelazioni sul loro rapporto
A fare queste scottanti rivelazioni è uno dei colleghi più famosi di Michael Schumacher: i due, infatti, avevano composto la coppia Ferrari più vincente della Formula 1. Parliamo del pilota brasiliano Rubens Barrichello. Dal 2000 al 2005 la coppia aveva portato la Ferrari a vincere cinque titoli costruttore. Stesso numero di trionfi per Michael Schumacher, mentre Barrichello si era dovuto “accontentare” di due secondi posti. Risultati eccezionali, ma vent’anni dopo Barrichello ha fatto delle rivelazioni sul loro rapporto che ne incrinano il ricordo che tutti portano della coppia.
Barricchello, infatti, ha rivelato che i rapporti umani con Michael Schumacher erano pressoché nulli. “Ho sempre fatto amicizia e ho sempre avuto una buona sintonia con tutti i miei compagni di squadra. Michael, invece, non mi ha mai sostenuto. Non è mai stato presente per offrire aiuto e dunque io non gliel’ho mai chiesto”, ha affermato. Ma non si è fermato qui, denunciando anche una preferenza della scuderia verso Schumacher.
Michael Schumacher: la polemica di Rubens Barrichello
Barrichello, infatti, ha continuato affermando che “molte volte finivamo una riunione e poi ne iniziava un’altra solo con Michael. Alla fine si intuiva che la squadra era tutta per lui”. Questa presunta preferenza sottolineata da Barrichello si riflette anche nei diversi ordini di squadra. “Il mio contratto non diceva nulla a proposito del divieto di lottare con Michael, ma per il mio bene ho accettato tante cose. Ne ho rifiutate altrettante, ma ad alcune ho detto sì perché il team cresceva e per sei anni ho pensato che stesse arrivando il mio momento”.
L’ex pilota brasiliano ha continuato: “Ribadisco: Michael era più forte di me, ma lui era in Ferrari già dal 1996, aveva quattro anni di esperienza in più”. Secondo Barrichello, dunque, con una prospettiva del genere non c’era spazio e libertà d’azioni per i nuovi arrivati. Le parole dell’uomo sono forti e vanno a minare il ricordo di una squadra che, all’inizio del Duemila, fece sognare tanti.