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Safety Tutor, questi sistemi non serviranno a eluderli | I miti da sfatare: esiste solo un trucco e ce l’hai già sotto il naso

Viaggiare in autostrada: sempre attenti ai Safety Tutor – giornalemotori.it (foto iStock)

A volte non ci accorgiamo di aver esagerato con l’acceleratore in una tratta con i Tutor ma la frittata è già fatta. Esiste solo un unico sistema per evitarli

È tempo di mettersi in viaggio. Quelle che ci attendono, stando ai bollettini di Autostrade per l’Italia, sono le cosiddette giornate da bollino nero. Il rosso ormai è superato abbondantemente. Motivo per cui si raccomanda estrema prudenza, mettersi in viaggio su un’auto sicura, e osservare le più basilari norme di circolazione.

Tra queste, al primo posto troviamo il rispetto dei limiti di velocità e quello della distanza di sicurezza. Entrambi questi fattori sono fondamentali. Non si dà l’uno senza l’altro, e per una semplice ragione: non siamo noi a decidere come manipolare a nostro piacimento le Leggi della Fisica.

Dunque, facciamo bene attenzione anche alla distanza di sicurezza. Per essere sicuri di aver preso approssimativamente le misure in modo corretto, esiste una formula magica che potrebbe venirci d’aiuto, soprattutto quando viaggiamo a velocità sostenuta in corsia di sorpasso. Dobbiamo dividere la nostra velocità di crociera per 10 e moltiplicare il risultato per il quadrato del valore ottenuto. Con questa formula sapremo a quanti metri di distanza bisogna stare rispetto al veicolo che ci precede.

Safety Tutor, occhio alla velocità media

Quella della distanza di sicurezza ottimale è una stima non certo facilissima da ottenere se siamo al volante in autostrada, ma una cosa ci può aiutare più di tutte: moderare la velocità. Peraltro è anche uno dei modi più efficaci che abbiamo per risparmiare. Forse non tutti sanno infatti che riducendo la nostra andatura da 130 km/h a 110 km/h si può ridurre del 20% il consumo di carburante, il che di questi tempi non viene mai male.

Consumi a parte, moderare la velocità ci servirà anche per altri scopi, oltre che per circolare sicuri. Ci aiuterà infatti a schivare le multe dei Safety Tutor in autostrada. Come tutti sanno, questi sistemi solo nel 2021 coprivano ben 1.400 km di rete autostradale. Sono presenti e particolarmente attivi sulla Adriatica, la A13, e sulla A4 Torino-Venezia, le due autostrade in sostanza più lineari e pianeggianti. Ma ormai questi sistemi sono attivi più o meno ovunque, magari solo su brevi tratte.

Sistema Safety Tutor – giornalemotori.it (foto Google.com)

Sfatiamo i falsi miti: esiste un unico sistema affidabile

Il sistema Tutor funziona attraverso la misurazione della velocità media, ed è calibrato per avere sempre una tolleranza del 5%. Ciò significa che non scatta nessuna multa fintanto che ci manterremo al massimo entro i 137 km/h. Se dovessimo superare questa media iniziano i guai. Molti pensano che sia meglio decelerare all’approssimarsi a una telecamera, ma è solo un comportamento pericoloso. Altri sostengono invece che per non farsi pizzicare esistono trucchetti tipo il passaggio in diagonale sulle spire oppure a cavallo tra due corsie. 

Alcuni dicono che siano sistemi per evitare la foto, ma si tratta di fandonie. In qualsiasi posizione passiamo – pure in corsia di emergenza – il sistema è in gradi di rilevare la nostra velocità. Quindi non fatelo. Il modo migliore per sapere se stiamo entrando in una zona Tutor è attivare l’app di Waze che ci avviserà nel momento in cui iniziamo a percorrere una tratta gestita dai Safety Tutor e anche il momento esatto in cui finisce il rilevamento della velocità media. Per tutto il resto occhio ai soliti autovelox.