Multe stradali, da oggi stai attento alla scadenza: ti pignorano lo stipendio | Ecco quanto tempo hai
Attenzione alla scadenza delle multe stradali: potrebbero pignorarti lo stipendio. Ecco di che cosa si tratta
Per tantissimi conducenti lo scenario ideale è quello del risparmio sia del tempo che del denaro, senza preoccuparsi delle costosissime multe. Ma è uno scenario realizzabile? E soprattutto, in che modo?
Beh, le cose in realtà non sono così complicate: siamo di fronte ad una pratica legale e prevalente.
Bisogna, tuttavia, attenersi alle linee guida prescritte, anche per quanto riguarda i tempi e le tecniche adeguate. Vediamo insieme di che cosa si tratta.
Multe stradali: attenzione, perché potrebbero pignorarti lo stipendio
Comincia un vero e proprio alla rovescia, ma quale sarà il punto d’arrivo finale? Ebbene, siamo di fronte allo smaltimento dei registro di recupero crediti. Ma in che modo viene eseguito questo processo, qualcuno potrebbe domandarsi? L’Agenzia delle Entrate va a richiedere ai contribuenti di presentare la loro richiesta di adesione al programma agevolato in cui viene definito il debito. Di solito, per assicurarsi l’opportunità e per richiederne i vantaggi bisogna rispettare una scadenza, che di soluto è fissata ad aprile.
Al fine di evitare qualsiasi tipo di ritardo, meglio procedere con la richiesta con largo anticipo. Dunque, per eliminare il debito, quale processo dobbiamo seguire? Quali debito sono ammissibili per la rottamazione? Quali sono le posizioni debitorie candidate alla rottamazione, e quali sono i passi da compiere per realizzarla?
Come saldare i debiti residui e le multe stradali?
Tutti i debiti residui vengono saldati senza alcun interesse, così come le multe stradali, che possono essere pagate a rate. I debito, oltre ad un pagamento una tantum, potranno essere saldati con 18 rate in cinque anni. Coloro che cercano sollievo dall’Ente di riscossione dovranno inviare una richiesta e ricevere una risposta entro il prossimo 30 giugno sull’esito della domanda.
Per presentare la domanda basta collegarsi elettronicamente attraverso il sito web ufficiale dell’agenzia delle entrate. Per riuscire ad accedere all’applicazione, i richiedenti dovranno entrare nello spazio riservato con Spid, Cie o con CNS. Potranno accedere anche soggetti privati quali CAF. Quando richiesto, il pagamento rateale prevederà una prima rata pari al 10% dell’intero importo, con una seconda rata successiva.