Arriva il decreto legge Omnibus per i taxi: ecco a chi spettano gli incentivi. Ma non tutti sono d’accordo.
Il tanto atteso decreto legge Omnibus intitolato “Asset, attività economiche e investimenti strategici” sta per arrivare in Consiglio dei ministri. Tra le attività oggetto della legge che il settore dei taxi.
È, infatti, previsto un intervento importante nel settore che regolerà l’immissione di nuove licenze. Un altro aspetto di cui si discuterà in sede di Consiglio dei ministri sono le misure temporanee in base ai flussi turistici.
Sul tavolo, anche la possibilità di beneficiare di alcuni inventivi. Si parla persino di valori doppi rispetto ai termini dell’Ecobonus che permetteranno di acquistare nuovi veicoli taxi e NCC. Tuttavia, il nuovo decreto non convince i sindacati.
Scopriamo insieme cosa prevede più nel dettaglio il nuovo decreto e perché i sindacati sono sul piede di guerra.
Nel decreto legge è prevista la possibilità di incrementare il numero delle licenze di taxi. La facoltà spessa ai Comuni capoluogo di regione, città metropolitane e comuni sede di aeroporto internazionale. Si parla di un aumento possibile di non oltre il 20% delle licenze già rilasciate. Il concorso prevede l’uso di veicoli non inquinanti. Tale normativa romperebbe il tabù un’auto – una licenza.
Per quanto riguarda gli incentivi, nel decreto legge si parla di un intervento per il rinnovo dei taxi e dei veicoli più inquinanti. In poche parole, si fa riferimento all’acquisto di auto ibride o elettriche per il servizio taxi e NCC. Si potrà beneficiare in questo caso di incentivi doppi rispetto a quanto già previsto dall’Eco-Bonus. Sono incentivi che saranno riservati ai vincitori del concorso straordinario per le nuove licenze taxi, a chi è già titolare di licenze e a chi intende rottamare veicoli di servizi fino a Euro 5.
Nonostante le grandi novità previste dal decreto, i sindacati non ci stanno e sono già sul piede di guerra. Tramite un comunicato, i sindacati hanno comunicato il perché del loro scontento e promettono di dare battaglia. Siamo già, infatti, alle minacce di sciopero e il testo ancora non è stato approvato. Si prevede quindi un’autunno infuocato, quando la legge entrerà in vigore.
Nel comunicato, i tassisti annunciano che “Circola nelle ultime ore una bozza del decreto-legge Omnibus i cui contenuti, in alcuni punti, a nostro avviso non risultano condivisibili. Se così fosse, sarebbe necessario che il confronto auspicato da Governo non fosse di facciata, ma concreto e realizzabile”.