Carburante alle stelle, il costo cresce e le accise rimangono | Clamorosa decisione del Governo
Perché l’attuale Governo non ha intenzione di tagliare le accise sulla benzina visto l’aumento dei prezzi?
Il ministero dell’economia ha detto che non c’è alcun motivo per tagliare le accise sui carburanti, anche se il governo punta agni cosa sull’entrata in vigore dei prezzi medi.
Dunque, nessun motivo per tagliare le accise sulla benzina. Questa è la linea dell’esecutivo, che si dall0inizio è sempre stata la stessa: anche se le promesse fatte in campagna elettorale andavano verso una direzione, negate successivamente dal premier Meloni, il problema del prezzo dei carburanti sarà la speculazione dei distributori.
Nonostante l’affermazione sia stata poi ritrattata, l’unica soluzione che è stata proposta del governo al fine di abbassare il costo del carburante al distributore consiste nell’esposizione del cartello con i prezzi medi, entrato in vigore il primo agosto dopo numerose polemiche con la categoria. Per il governo, dunque, affiancare il prezzo praticato con quello medio nazionale e regionale potrebbe far abbassare i prezzi.
Il carburante ritorna alle stelle: ecco la decisione presa dal Governo
Commento Lucia Albano, sottosegretaria all’Economia: “Il prezzo del petrolio non ha registrato, con riferimento alla media del precedente bimestre, un aumento rispetto al valore di riferimento indicato nel Def che consenta l’adozione del decreto di riduzione delle aliquote di accisa applicate al gasolio e alla benzina”.
“Non si siano registrati intoppi nell’acquisizione dei valori da parte dei gestori e nella diffusione delle statistiche tutelerà la stragrande maggioranza di gestori onesti, isolando chi mette in pratica comportamenti scorretti e mettendo fine alle periodiche campagne a danno della categoria”, commenta il ministro Urso.
Crescono le accise: ecco che cosa ha deciso il governo e cosa pensano i benzinai
Commenta il ministro Urso: “Non si siano registrati intoppi nell’acquisizione dei valori da parte dei gestori e nella diffusione delle statistiche tutelerà la stragrande maggioranza di gestori onesti, isolando chi mette in pratica comportamenti scorretti e mettendo fine alle periodiche campagne a danno della categoria”.
“E’ una stupidaggine perché genera confusione nel consumatore finale. I clienti in questo modo vedono troppe cifre e non capiscono. Per me il prezzo medio è uno svantaggio. E’ la compagnia che decide, non io”, commenta un benzinaio.