I problemi dati da questo sistema di “fuel efficiency” sono tanti e davvero pericolosi, in primis per il motore, ma non solo
Lo Start & Stop è una di quelle funzioni per ridurre le emissioni così largamente diffusa nei motori termici di ultima generazione, che ormai si trova installata praticamente su tutte le auto.
Accendi, spegni, riaccendi e riparti. Questo sistema aiuta a combattere l’inquinamento soprattutto nelle città, dove molto spesso si soffre di un cronico innalzamento degli inquinanti dovuto in parte anche all’utilizzo pervasivo delle automobili.
Nonostante i suoi indiscussi benefici per l’ambiente, lo Start & Stop potrebbe però essere nocivo per il motore della nostra auto nel lungo periodo, tanto che molti automobilisti hanno deciso addirittura di disattivarlo, mandando all’aria tutti gli sforzi dei produttori per abbattere l’inquinamento.
Le origini di questo sistema in realtà non sono così recenti come vorrebbero farci credere. Infatti, alla stessa stregua di altre grandi innovazioni dirompenti nella storia della tecnologia, anche la funzione di Start & Stop è nata troppo prematura, in un periodo dove evidentemente il tema ambientale interessava a pochi e le barriere di prezzo imponevano di fare delle scelte diverse.
Può sembrare strano, ma lo Start & Stop è un dispositivo che deve le sue origini proprio a Fiat. Già nel lontano 1983 la Fiat Regata ES montava il primo Start & Stop della storia che poteva essere disattivato premendo un pulsante. Ai tempi venne chiamato ‘Citymatic‘, ma non ebbe molto successo. Fino ad arrivare ai giorni nostri, dove questa tecnologia è stata per così dire ‘scongelata’, anche se ci si è accorti in breve tempo che i danni arrecati al motore da questo dispositivo sono reali e abbastanza gravi.
Ma perché è così pericoloso questo sistema? La funzione Start & Stop, nonostante il suo travestimento ‘green’, potrebbe addirittura anticipare la fine del ciclo di vita di un’automobile, obbligandoci a comprarne un’altra e quindi a immettere nell’aria una quantità enorme di CO2 dovuta al solo processo di produzione. Ma vediamo perché è così deleterio questo meccanismo. Innanzitutto lo è perché induce continui shock termici nel motore. Quando si attiva la funzione e l’auto si spegne improvvisamente a un semaforo, tutte le funzioni vitali del motore si interrompono per poi riprendere dopo poco: acqua, olio, pompe, tutto si blocca all’improvviso al posto di avviare un processo di graduale spegnimento, come avverrebbe di solito quando giriamo la chiave.
Altro danno che col passare degli anni causa è al motorino d’avviamento che, un accensione dopo l’altra, tenderà a gustarsi. Il componente che però sembra soffrire più di tutti è la batteria. Nonostante sia siano fatti passi avanti nello sviluppo di batterie adatte a questo sistema di accensione e spegnimento, la realtà dei fatti è che le batterie stanno durando molto meno. Il vantaggio reale di questo sistema è l’efficienza nei consumi, la quale può arrivare a ridurre fino a un massimo del 10% il carburante usato. Ma i rischi per l’auto non compenserebbero questo risparmio. Per chi fosse interessato alla disattivazione del sistema, in generale si può fare e senza rischi di non passare la revisione, ma bisogna affidarsi alle mani di un professionista.