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Caro benzina, scatta l’obbligo di esposizione del doppio prezzo | Non servirà solo per spendere meno

Dal 1° agosto obbligo di esporre anche il prezzo medio nazionale – giornalemotori.it (foto Corriere della Sera)

Finalmente sapremo in via ufficiale quale distributore di benzina è meglio evitare. L’esposizione del doppio prezzo sarà un’arma preziosa in mano agli automobilisti 

Da oggi, 1° agosto, tutti gli automobilisti potranno tirare un sospiro di sollievo sapendo che diventa ufficiale l’obbligo per tutti i gestori di esporre a fianco del prezzo medio nazionale anche quello applicato alla pompa di benzina.

Questo provvedimento, già dal suo annuncio durante l’inverno, suscitò le ire dei distributori di carburante che nel frattempo hanno fatto di tutto per contrastare questa misura, sottolineando attraverso la voce delle associazioni di categoria come comprometterebbe le dinamiche di concorrenza.

Andare a perturbare sul lato finanziario le compagnie petrolifere ha avuto in questi ultimi tempi un suo effetto tangibile. Proprio poco prima dell’entrata in vigore del nuovo obbligo infatti, abbiamo assistito a un’ennesima escalation dei prezzi.

Aumento dei prezzi: tempismo perfetto

Da una parte il fenomeno sembra del tutto ‘normale’, rispondendo alla necessità di far fronte a una domanda più consistente in questo periodo di partenze. Dall’altra però nasconde sotto sotto un tentativo di fare un fronte unito, come di solito fanno le logiche del ‘cartello‘, per determinare un anomalo innalzamento del prezzo medio, giusto alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo obbligo del doppio prezzo. Non è in effetti una casualità che il prezzo della benzina si sia attestato a 1,91 euro al litro e quello del diesel 1,76 euro, secondo i dati riportati dall’Osservatorio Prezzi del Mimit. In autostrada invece l’ascesa di benzina e diesel ha toccato livelli ancor più preoccupanti, portando il carburante a sfiorare la soglia dei 2,50 euro al litro.

Mosse queste che sanno molto di azioni protezionistiche in risposta a una politica, che almeno questa volta, tende a tutelare il consumatore di fronte allo strapotere delle lobby del greggio. Insomma, la strategia tutelativa del doppio prezzo non è proprio piaciuta ai gestori, tanto che mettiamo comunque in allerta tutti gli automobilisti di possibili contraccolpi ed escamotage fraudolenti che i benzinai disonesti potrebbero architettare per rientrare nei loro margini di guadagno e farsi anche quella che si chiama una bella ‘cresta’. Parliamo delle truffe alle pompe di benzina con il trucco dell’erogazione manomessa. Se vi accorgete ad esempio che il contatore della pompa segna l’importo senza la fuoriuscita del carburante, chiamate subito la Guardia di Finanza.

Il nuovo obbligo consentirà di individuare meglio e denunciare alle Fiamme Gialle i benzinai disonesti – giornalemotori.it (foto iStock)

Denunciare direttamente alla Guardia di Finanza o al Mimit

Sul fronte dei prezzi invece, Assoutenti chiede al governo ulteriori misure per frenare l’escalation di questi giorni. Sebbene i cartelloni con i prezzi medi dei carburanti siano uno strumento di trasparenza, non sono sufficienti – dicono – a calmierare i listini alla pompa. La proposta prevede l’installazione di cartelloni nelle grandi città e nei comuni, che riportino i prezzi praticati dai gestori nelle vicinanze, con un bollino verde che indichi il distributore più conveniente.

Inoltre un’app nazionale gestita dal Mimit con listini aggiornati consentirebbe agli automobilisti di trovare i migliori prezzi in tempo reale. La nuova arma in mano a ogni consumatore consente a ognuno di individuare meglio e di conseguenza segnalare prezzi troppo alti direttamente al Mimit o – meglio ancora – alla Guardia di Finanza. Anche secondo Federconsumatori i prezzi attuali sono ancora troppo elevati rispetto a quanto dovrebbero essere, e si invitano i cittadini a tenere gli occhi aperti e ad agire concretamente per frenare gli aumenti.