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Autovelox, finalmente una grande notizia: adesso sai anche dove possono installarli | La legge parla chiaro

Autovelox fisso, è possibile sapere dove è installato – giornalemotori.it (foto iStock)

La presenza degli autovelox non deve più intimorire, perché basta conoscere qualche trucchetto per schivare la sanzione 

Ora che ci avviciniamo al grande esodo, bisogna più che mai fare attenzione a rispettare le norme del Codice della Strada. Fosse solo per la presenza di traffico molto intenso in questa settimana di fuoco.

Non solo saranno presenti le consuete installazioni dei dispositivi per la rilevazione automatica della velocità, ma dovremo aspettarci molti più autovelox mobili posizionati per cercare di rilevare quante più infrazioni possibile.

È normale, siamo alla vigilia di un grande esodo estivo, e la Polizia stradale dovrà fare di tutto per tenere sotto controllo la situazione su strade e autostrade. Mentre su quest’ultime è di norma previsto un controllo tramite Safety Tutor, o attraverso le classiche colonnine blu che fungono al contempo da autovelox e Targa System, sulle strade extraurbane il rischio di imbattersi in postazioni mobili sarà elevatissimo.

I Safety Tutor, un sistema efficace e democratico

La differenza tra l’utilizzo dei due sistemi è enorme. Mentre della presenza del Tutor e degli autovelox fissi possiamo essere costantemente aggiornati tramite il sito della Polizia di Stato, sulla presenza delle postazioni mobili no. Mentre nel primo caso i numeri documentano che l’adozione di una soluzione come quella del Tutor è in grado realmente di ridurre l’incidentalità, dimostrando di essere più democratico ed equo dell’autovelox, nel caso delle postazioni mobili sembra sempre che chi le installa voglia tendere una mezza imboscata.

Dai dati che abbiamo a disposizione diffusi dalla Polizia, sappiamo che da quando sono attivi i Tutor la velocità di picco è diminuita del 25% e quella media del 15%. Dopo il primo anno di entrata in funzione, il tasso di mortalità si è ridotto del 51%, contribuendo a una diminuzione complessiva dell’81% del tasso di mortalità sull’intera rete rispetto al 1999. Sembrerebbe che il Tutor abbia cambiato i comportamenti degli automobilisti favorendo di fatto una guida più sicura. Quindi una soluzione efficace e giusta.

Strada a scorrimento – giornalemotori.it (foto iStock)

Autovelox fissi solo su strade a scorrimento

Nonostante la Polizia tenda sempre a segnalare sul proprio sito la presenza di autovelox fissi, talvolta la loro attività potrebbe non essere sempre a norma. Questi apparecchi infatti devono essere installati solo su tratti di “strade a scorrimento”, adeguatamente segnalati con cartelli. Questa segnaletica può variare a seconda del tipo di strada, ma sappiamo che su tutte vige sempre la stessa norma del limite di tolleranza di 5 km/h. Ciò vuol dire che l’autovelox scatterà solo se l’eccesso di velocità supera tale soglia.

È sempre importante sottolineare come l’installazione dell’autovelox fisso richiede l’autorizzazione del Prefetto tramite apposito decreto, per cui in caso ci arrivasse a casa un verbale, questo è un dettaglio da non sottovalutare. Tornando all’obbligo di installazione solo su “strade a scorrimento”, possiamo aggiungere che purtroppo non sempre la legge interpreta in modo inflessibile questa norma. Il Tribunale di Firenze, per esempio, ha affrontato un caso in cui un autovelox fisso era collocato in una strada che solo per un tratto poteva essere considerata “a scorrimento”. La Corte ha però confermato la legittimità dell’installazione, sostenendo che la classificazione di una strada “può essere operata per tratti purché ragionevoli e non frequenti”, secondo il parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il giudice ha ritenuto che la strada in questione rientrava nella definizione di “strada a scorrimento”, nonostante alcune variazioni lungo il tratto.