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Malfunzionamenti della centralina: non serve cambiare componenti, come risolvere tutto con l’elettronica

Spia avaria motore – giornalemotori.it

La spia di avaria motore potrebbe rivelare delle diagnosi impietose, che comportano la sostituzione di pezzi costosi. Prima di procedere però è meglio tentare con l’elettronica

Un problema che affligge molti automobilisti è dato dall’accensione della spia di avaria motore. Dopo una diagnosi accurata in casa madre, potrebbe in molti casi trattarsi di un malfunzionamento di una parte del sistema di scarico.

Certamente un brutto segno, dal momento che quasi sempre questo significa interventi costosi che riguardano il sistema catalitico della vettura. Potrebbe trattarsi infatti di un catalizzatore guasto, di una delle sonde lambda da sostituire. Insomma un intervento non di poco conto.

Il guaio però è che talvolta questi costosi interventi potrebbero mascherare a loro volta alcuni malfunzionamenti della centralina. In quel caso potremmo dire che è difficile individuare il colpevole. Così, spesso, la soluzione più comune è quella di sostituire interi componenti che a volte costano migliaia di euro. 

Dove sta il problema, nel pezzo o nel software?

Gli esperti del settore stanno scoprendo però che l’elettronica offre un approccio alternativo e altamente efficace per risolvere questi problemi senza dover spendere una fortuna. Molti malfunzionamenti della centralina infatti – che sembrano invece poi essere guasti di altre parti del motore o del sistema di scarico – sono causati da errori di programmazione, surriscaldamento o interferenze elettromagnetiche. Invece di cambiare componenti costosi, un tecnico competente può esaminare attentamente la centralina con l’ausilio di strumenti di diagnostica avanzati e individuare il punto esatto del guasto. Una volta identificato, può intervenire utilizzando l’elettronica per riparare il problema che ha fatto andare in tilt la centralina senza dover effettuare alcuna sostituzione di parti.

Uno dei vantaggi principali dell’approccio elettronico è la sua precisione. L’elettronica consente di analizzare ogni aspetto del sistema, scoprendo anomalie che potrebbero essere sfuggite a una diagnosi superficiale, anche eseguita dai meccanici della stessa casa madre. Questa precisione evita di sostituire componenti ancora funzionanti, riducendo i costi che a volte potrebbero farci propendere addirittura per cambiare direttamente macchina.

Risolvere i problemi al motore con un aggiornamento del software – giornalemotori.it

Risolviamo tutto con l’elettronica

Vediamo allora come affrontare i malfunzionamenti di tre componenti del motore senza doverli per forza sostituire, ma attraverso un approccio basato sull’elettronica. Il primo componente è il misuratore massa aria, un sensore che misura la portata d’aria nel motore e invia i dati alla centralina. Quando questo componente presenta problemi, la centralina attiva una ‘strategia di ricovero‘, riducendo la potenza e accendendo le spie diagnostiche come la ben nota ‘avaria motore‘. Invece di sostituire il componente come un catalizzatore intero, ad esempio, un’officina specializzata può intervenire con l’elettronica, modificando il software della centralina per escludere il sensore difettoso, eliminando così il problema alla radice.

Il secondo componente è il ‘sistema aria secondaria‘, che regola l’apporto di aria supplementare nel catalizzatore per migliorarne l’efficienza. Anche in questo caso, anziché sostituire il ricambio completo, è possibile intervenire sull’elettronica della centralina per escludere il componente danneggiato, risparmiando tempo e denaro. Un altro componente che può far scattare falsi allarmi è la valvola di evaporazione, responsabile dell’introduzione controllata dei vapori di carburante nel motore. Quando questa valvola smette di funzionare correttamente, spesso si deve sostituire l’intero blocco serbatoio. Anche in questo caso, grazie all’elettronica è possibile escludere la valvola danneggiata mediante l’intervento sul software della centralina.