Arriva un altro mega richiamo, questa volta sono cinque i modelli a rischio: li vedi in giro dappertutto
Si tratta di un duro colpo per il costruttore. Si parla di qualcosa come 1,4 milioni di veicoli molto diffusi in tutta Europa
I richiami sembrano diventati col tempo più una prassi che casi isolati di malfunzionamenti. La cosa sta iniziando a preoccupare, soprattutto quando ad essere richiamate sono auto molto diffuse sul mercato.
Da una parte è normale che a una maggiore richiesta in produzione, corrispondano poi alcuni pezzi difettosi. Anche le catene di montaggio robotizzate possono sbagliare qualche assemblaggio su milioni di veicoli.
Il fatto è che le anomalie si riscontrano quasi sempre una volta che le auto sono già entrate in possesso dei loro titolari, i quali girano per strada ignari dei pericoli che potenzialmente possono correre.
Danni di immagine e rischi per gli automobilisti
Problemi e pericoli a parte, i richiami non sono mai un buon segno per un costruttore, non solo perché significano spese da affrontare e falle nel processo di produzione dei veicoli, ma perché possono mettere a dura prova la fiducia dei consumatori nel brand e influenzare la percezione sulla qualità del prodotto. Per distruggere la propria reputazione in un settore molto delicato in tema sicurezza come quello automotive ci vuole davvero un secondo. Per costruirlo invece potrebbero volerci decenni, e solo di successi.
I problemi però non riguardano solo un danno di immagine del costruttore. I richiami possono causare gravi disagi e costi significativi anche per i proprietari delle auto difettose. Con i chiari di luna che vive il settore della componentistica, le operazioni di riparazione o sostituzione potrebbero oggi come oggi richiedere molto più tempo che in passato e, in molti casi, portare a una temporanea indisponibilità del veicolo. Per l’azienda invece i costi da affrontare per le campagne di richiamo possono gravare pesantemente sul business.
Quali sono i modelli richiamati
Protagonista questa volta di un mega richiamo come pochi se ne erano visti prima di oggi – a parte quello recente di Tesla in Cina – è la Nissan. Da quanto si apprende da Bloomberg, la casa automobilistica nipponica sta richiamando la bellezza di 1,38 milioni di veicoli tra Giappone, Europa e Stati Uniti per cinque linee di modelli: Kicks, Leaf, Note, Note Aura e Serena. Da quello che si sa, il richiamo “riguarda diversi problemi, tra cui l’accelerazione improvvisa dopo il disinserimento del Cruise control e un cortocircuito che può causare l’arresto del motore durante la guida”, avrebbe comunicato un portavoce dell’azienda senza fornire ulteriori spiegazioni.
È probabile che il problema sia dovuto a un malfunzionamento del software, il quale può a sua volta causare questa accelerazione involontaria dopo che il conducente ha disattivato il Cruise control. Ci sarebbe poi un altro difetto segnalato, ma potenzialmente meno pericoloso, che riguarda la copertura di un tubo. In questo caso però i modelli interessati sono solo Kicks, Note e Serena. Il guasto potrebbe alla lunga portare alla rottura del tubo, impedendo di fatto l’avviamento del motore. La casa non ha fornito ulteriori dettagli su questa anomalia, tanto è vero che non si ha idea dell’effettiva funzione di questo pezzo, se trasporti aria, carburante, refrigerante o qualcos’altro.