Lo chiamano “effetto geco”: a ogni ruota il motore somministra una potenza differente per aumentare controllo e manovrabilità indipendentemente dalle condizioni della strada
Come ogni anno, da 30 anni a questa parte, si celebra il Goodwood Festival of Speed che dal 13 al 16 luglio si svolge nella tenuta del duca di Richmond, in Sussex. Il Festival of Speed è divenuto celebre in Regno Unito per dar risalto a un’esposizione inedita di automobili e moto da corsa, inclusi modelli di Formula 1, vetture di Le Mans, auto da rally e concept car.
L’appuntamento quest’anno è particolarmente atteso perché si celebrano un po’ di ricorrenze tutte insieme. Come i centenari della 24 Ore di Le Mans e della Nascar, nonché il 50º anniversario del World Rally Championship. Un cocktail di eventi che quest’anno rappresenta un’importante vetrina per i marchi automobilistici che presentano al pubblico le loro novità, inclusi modelli di supercar e auto sportive elettriche e non solo.
All’evento è presente anche Ineos Automotive con un veicolo dimostrativo 4×4 equipaggiato con celle a combustibile, ossia con motore alimentato a idrogeno. È la prima volta che vediamo un’alimentazione di questo tipo per un veicolo fuoristrada. E c’è da dire che le premesse sono ottime.
La nuova Grenadier Hydrogen Fuel Cell rappresenta forse il futuro più probabile per i veicoli offroad. La tecnologia delle celle a combustibile potrebbe infatti dimostrarsi più performante per il fuoristrada, garantendo un’erogazione di potenza maggiore rispetto alla batteria e un’autonomia più estesa. Un vantaggio questo non poco trascurabile, dal momento che sarebbe un dramma doversi fermare a cercare una colonnina di ricarica in mezzo a un bosco o su uno sterrato di montagna.
Questo prototipo, variante Double Cab Pick-Up del pluripremiato Grenadier, è stato presentato in anteprima mondiale il 13 luglio al Festival. Il veicolo è alimentato da un propulsore a celle di combustibile BMW, molto simile a quello installato sulla iX5 Hydrogen, l’auto che la casa di Monaco di Baviera produrrà in serie limitata giusto per dimostrare di avere già in saccoccia un’alternativa plausibile all’elettrico.
I rappresentanti del costruttore affermano che non c’è nulla che le versioni con motore termico tradizionale possano fare e che la versione a idrogeno non possa fare. L’unico aspetto differenziante è che la versione Hydrogen Fuel Cell non emette altro che qualche goccia d’acqua come residuo del processo di combustione dell’idrogeno. Il progetto della Grenadier a idrogeno è iniziato nel giugno 2022, quando Ineos ha coinvolto il fornitore di ingegneria austriaco AVL con l’obiettivo di costruire un veicolo a emissioni zero che non compromettesse in assoluto le capacità off-road del Grenadier con motore a combustione interna.
Per ottenere tutti questi risultati, il prototipo a idrogeno Grenadier è stato sottoposto a rigorosi test lungo i sentieri delle montagne austriache e sugli itinerari off-road intorno a Graz. Come accennavamo, ancora non si conoscono i dettagli sul motore, ma per avere qualche punto di riferimento potremmo considerare i dati della BMW iX5. Dovrebbe quindi avere un singolo motore elettrico (alimentato a idrogeno) montato sul retro, per una potenza di 396 cavalli. Con i serbatoi in fibra di carbonio pieni di idrogeno, in grado di contenere fino a 6 kg di carburante, la vettura può percorrere fino a 504 chilometri nel ciclo WLTP. I tempi di rifornimento sono molto più rapidi di quelli di ricarica della batteria di un’auto elettrica e richiedono solo 3 o 4 minuti.