Motociclisti, da gennaio nuovi standard per il casco | Adeguati al più presto o sarà peggio per te
Arrivano nuovi standard da rispettare per i motociclisti: ecco che cosa accadrà.
Recenti fatti di cronaca hanno richiamato l’attenzione su un problema che sembrava ormai superato, ma ancora una volta l’Italia si colloca nelle ultime posizioni per quanto riguarda rispettare le regole della strada.
In altre nazioni nessuno si sogna di mettersi in sella senza il casco, mentre qui ci sono ancora molte persone che non vogliono indossarlo.
Le motivazioni che solitamente giustificano le deroghe sono veramente fantasiose, come, per esempio, le temperature altissime. Qualcuno, addirittura, si aggancia ad assurde ragioni di sicurezza. Ma le cose stanno per cambiare.
Omologazione casco: le cosa stanno per cambiare
Il 18 marzo 2986 fu firmato dal ministro dei trasporti Claudio Signorile un decreto che andava a recepire i requisiti stabiliti a livello europeo per quanto riguarda l’omologazione dei caschi. La prima normativa adottata fu la Ece-Onu 22-02, che si assestò sugli standard della 22/05, valida per ben 19 anni e non ancora completamente superata.
L’omologazione Ec 22-06 è entrata in vigore il 1 gennaio 2021 in tutti i Paesi che vanno a recepire gli standard per i collaudi, anche se i produttori hanno ancora la possibilità di produrre caschi 22-05 sino allo scorso 1 luglio. Tuttavia, le date non hanno degli effetti immediati sui motociclisti, visto che non siamo di fronte ad una soglia di scadenza. Così come avveniva in passato, i caschi non hanno una scadenza, almeno sino a quando non mostrino segni di deterioramento o quando subiscono un urto violento.
Ecco i nuovi standard da rispettare per i motociclisti
Oggi, tuttavia, se dobbiamo acquistare un casco, dobbiamo prestare attenzione alle prime due cifre, che devono essere 05 o 06 04, infatti, sarebbe un prodotto d’epoca, risalente a 20 anni fa. Oltre a questo anche la targhetta d’omologazione contiene ulteriori informazioni, come la nazione in cui è stato prodotto. Questo è di solito il dato maggiormente contraffatto da chi commercializza dei caschi di bassa qualità, che vengono venduti a basso costo.
Rispetto alla precedenza normativa 22-05, che andava a fissare cinque punti d’impatto sulla calotta dell’incudine ad una velocità di 7,5 metri al secondi, la 22-06, invece, a porta a 18 il totale dei punti per i modelli. I caschi dovranno superare i test di penetrazione della visiera, con un pallino d’acciaio del diametro di 6 mm ad una velocità di 80 metri al secondi.