Con 30 euro 400 km, il trucco per risparmiare sul carburante | Lo puoi fare anche tu prima di partire per le vacanze
È quasi ora di mettersi in viaggio ma nessuno fa il conto di quanto ci costerà il carburante. Eppure una soluzione davvero economica esiste già
I costi del carburante ci hanno fatto penare anche quest’anno. Siamo partiti malissimo, con un gennaio che ha visto i prezzi di benzina e diesel schizzare quasi a 2 euro al litro, e in certi casi oltre, a causa dello stop al taglio delle accise.
La situazione non è migliorata nei mesi successivi, fintantoché il Governo è stato costretto ai ripari con un ridicolo bonus carburante da 200 euro. Che poi altro non era se non un’estensione di un provvedimento già approvato nel 2022 per un’altra emergenza, quella della guerra in Ucraina.
La crisi del caro benzina è andata poi avanti, le cose però si sono messe peggio, infatti le misure prese si sono rivelate insufficienti, e allo stesso tempo abbiamo vissuto un vero e proprio far west di prezzi. Si è fatta luce nel frattempo sul fenomeno dei benzinai disonesti che cercano di spillare qualche euro in più modificando gli erogatori. Tanto che è stata costretta a intervenire addirittura la Guardia di Finanza. Ci siamo già dimenticati tutta questa storia?
Le buone pratiche che fanno sempre bene
E la telenovela non finisce qui. L’8 marzo scorso, dopo il via libera di Camera e Senato, passa il Dl Carburanti contenente le misure urgenti per la trasparenza sui prezzi. Tra le misure anche la proroga del bonus benzina per tutto il 2023, come accennato prima. Peccato che il bonus sia stato concesso solo ai lavoratori dipendenti del settore privato. Dopo di che nel mirino sono tornati i benzinai che applicano prezzi troppo alti. Arriva dunque l’obbligo di esporre i prezzi medi nazionali di riferimento accanto a quelli praticati.
Insomma, una storia infinita. Come spesso accade durante le situazioni d’emergenza, si è cambiato tutto, per finire col non cambiare nulla. Ad oggi, siamo quasi a metà luglio del 2023 e la situazione dei prezzi è solo leggermente migliorata. Ma nulla di sostanziale. In questo scenario di stagnazione l’unica cosa che ci rimane da fare è cercare noi stessi una soluzione per risparmiare sul carburante. Innanzitutto è bene praticare alcune accortezze al volante che aiuteranno a ridurre i consumi. Come evitare di tirare le marce oltre i 3.000 giri, guidare in modo fluido, mantenere gli pneumatici gonfi al punto giusto, ed evitare se possibile i box da tetto. È vero che molti di noi partiranno e avranno la necessità di montarne uno, ma evitiamo di lasciarlo sul tetto una volta finito il viaggio.
La soluzione definitiva per risparmiare
E se invece provassimo a cambiare alimentazione? Non stiamo parlando di acquistare un’auto ibrida o elettrica, ma di valutare una soluzione alternativa molto valida in questo momento di transizione ecologica: il GPL. Il gas petrolio liquefatto offre infatti enormi vantaggi da almeno due punti di vista. È molto più economico – con un prezzo variabile tra 0,70 e 0,80 centesimi al litro, contro 1,85 euro di benzina e 1,65 euro del diesel – e può venire incontro alle esigenze di riduzione delle emissioni per le auto più vecchie.
Al posto di buttare enormi quantità di denaro in benzina e diesel, perché non decidere di investire questi soldi nell’installazione di un impianto GPL? Questa soluzione non è conveniente solo per coloro che utilizzano l’auto frequentemente e per lunghi tragitti, ma per tutti. L’investimento dipende dal tipo di impianto, dalla marca e dal modello dell’auto. Si possono spendere da 800 a 2.000 euro per l’installazione della bombola, oltre a circa 300 euro per il collaudo, il serbatoio e l’indicatore di livello. Non dobbiamo farci ingannare da questi costi, perché il GPL offre comunque un notevole risparmio ammortizzato nel tempo: con un pieno di 50 litri si può risparmiare il 56% rispetto alla benzina e il 55% rispetto al gasolio.