Autovelox, con la nuova riforma cambia tutto | Ecco dove verranno posizionati
La riforma del Codice della Strada colpisce anche gli autovelox killer. Salvini: “non saranno più fonte di profitto”
Insieme con la riforma del Codice della Strada, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha fatto un’altra grande promessa: regolamentare a livello nazionale l’utilizzo ad oggi indiscriminato dei rilevatori automatici di velocità.
La cosa questa volta non fa discutere, ma mette tutti d’accordo. O quasi tutti. Perché le amministrazioni comunali dovranno loro malgrado dire addio agli autovelox pirata. Proprio quelli installati in tratti di strada piuttosto ingannevoli con evidentemente l’unico intento di racimolare quanti più quattrini possibile.
Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte. Se con questa riforma del Codice stradale si attendono provvedimenti particolarmente severi per gli automobilisti, con questa mossa Salvini ha cercato di controbilanciare un po’ gli effetti delle nuove pesanti misure e calmare un po’ le acque.
Più sicurezza e meno cassa
Strategica o meno, la richiesta del ministro è quella di evitare la pioggia di multe a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni e regolare a livello nazionale l’omologazione e l’installazione degli apparecchi solo nelle zone indicate come prioritarie per tutelare l’incolumità di tutti. Finalmente qualcosa otterremo anche noi. Almeno questa volta ci sarà una legge a livello nazionale che garantirebbe un utilizzo quantomeno legittimo dei rilevatori automatici.
Il recente testo approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 27 giugno introduce importanti novità proprio sul tema dell’omologazione a livello nazionale, al fine di evitare l’uso improvvisato di questi dispositivi, e dando vita a una vera e propria lotta contro l’utilizzo degli autovelox a scopo di batter cassa. L’omologazione è stata per anni un argomento molto dibattuto, tanto da essere considerata anche uno degli aspetti fondamentali in caso di ricorso. Se nel verbale non è specificata l’avvenuta omologazione del dispositivo, la multa è da considerarsi nulla.
Mai più abusi
Con l’introduzione del nuovo standard a livello nazionale Salvini ha sottolineato l’importanza di garantire regole certe attraverso nuove modalità di omologazione dei dispositivi di rilevamento delle velocità in tutto il territorio italiano, lasciando poco spazio ad interpretazioni regionali o locali. Con ciò si permetterà di definire condizioni uniformi per l’installazione e l’utilizzo dei controlli di velocità in tutti i Comuni.
Finalmente dunque l’abuso a fini di lucro dovrebbe essere contrastato, come ci ha tenuto a sottolineare lo stesso Salvini nel corso di una conferenza stampa in cui ha annunciato anche di aver richiesto agli organi competenti di individuare le posizioni strategiche per posizionare i dispositivi. Secondo Salvini, non sarà più possibile piazzare gli autovelox in zone dove la velocità scende bruscamente da 90 a 50 km/h con l’unico scopo di raccogliere multe, ma installarli con l’unico intento di garantire più sicurezza, dicendo basta agli autovelox come fonte di profitto. Ci si augura che il provvedimento diventi norma già entro l’autunno prossimo.