ZTL: il ministro Salvini contro la Fascia Verde di Roma e l’Area C di Milano.
Nel disegno di legge riguardo la sicurezza stradale troviamo un passaggio che riguarda anche le zone a traffico limitato.
In sostanza, nel DL si parla di di mettere un punto alle limitazioni eccessive, dannose, e poco chiare. I sindaci, comunque, dovranno proporre delle soluzione equilibrate, che vadano a tutelare sia l’ambiente quanto la libertà di circolazione e del lavoro.
Proprio di zone a traffico limitato è tornato a parlare Matteo Salvini, il ministro dei trasporti, nel corso si un intervento a Uno Mattina, in cui ha deciso di mettersi contro la Fascia Verde di Roma e la l’Area C di Milano.
Piovono quindi critiche ai sindaci di Roma e di Milano da parte del ministro Salvini per quanto riguarda la gestione delle ZTL. Per quanto riguarda Milano, la critica viene rivolta verso un prossimo possibile inasprimento del prezzo del ticket di Area C, che da 5 euro passerebbe a 7 euro. Di certo un aumento non gradito agli automobilisti milanesi.
“Noi siamo per la sicurezza, la prevenzione e l’educazione stradale, ma non bisogna neanche spennare gli automobilisti e i motociclisti. A Milano oggi il sindaco aumenta l’Area C che arriverà a sette euro, mi domando se aiutare i lavoratori e le lavoratrici spennandoli se usano la macchina per lavorare sia di buon senso, io non penso”.
Il ministro Salvini, dopo le critiche mosse a Milano, ha parlato di Roma e delle modifiche che verranno apportate agli accessi delle auto romane della Fascia Verde. “Se uno non ha adesso i 40 mila euro per comprare l’auto nuova o l’auto elettrica o cambiare il furgone, qual è la risposta, spennarlo e impedirgli di lavorare? Se gli impedisci di lavorare a Roma e a Milano questo non avrà mai più i soldi per cambiare l’auto o il furgone. Non mi sembra una soluzione intelligente”.
Se il disegno di legge dovesse essere approvato, probabilmente il Governo dovrà intervenire per chiedere a Roma e a Milano di rivedere la gestione della ZTL. Salvini parla anche degli autovelox: “Gli autovelox in prossimità di punti a rischio, come scuole, asili o ospedali vanno bene, ma quelli fai da te non ci potranno essere. Per questo, nel disegno di legge è stata inserita l’omologazione a livello nazionale”.