Non comprare questo modello di auto | Passa più tempo in officina che per strada
Prima di fare un acquisto importante è bene sapere due o tre dettagli sull’affidabilità del modello scelto e quantificare quanto tempo e denaro rischiamo di buttare
A tutti capita prima o poi di fare i conti con qualche guasto inaspettato. Sono cose che possono succedere, anche quando l’auto è fresca di tagliando. Ma a tutto c’è un limite. Alcuni modelli infatti sono talmente difettosi che non solo ci faranno spendere un capitale in riparazioni, ma potrebbero risultare persino insicuri.
In alcune occasioni peraltro, le officine delle case madri omettono di comunicare con proposito alcuni guasti già perfettamente individuati – ma ancora non troppo urgenti – che è bene posporre con l’obiettivo di fidelizzare il cliente e obbligarlo a cadere in un circolo vizioso di dipendenza e continue riparazioni.
La dinamica è semplice quanto perversa: si inizia col riparare un guasto di media entità tenendo magari nascosto al cliente che esiste un altro guasto latente di entità ben maggiore. Dopo aver speso già 300-400-500 euro, vuoi non mettere a posto anche quel problema che ti porterà via altri 800/1.000 euro? Come si dice: “hai già fatto trenta, fai trentuno”.
Il trucco delle officine disoneste
Non crediate sia fantascienza o complottismo spicciolo, perché potrebbe benissimo essere successo anche a voi. E si tratta di logiche ben conosciute da molti operatori del settore, ai quali non stiamo svelando certo nulla di nuovo. Di sicuro alcune autofficine truffaldine hanno tutto da perdere nel non comunicare con una certa sollecitudine i guasti importanti, mettendo mano invece a quelli risolvibili con importi contenuti.
Il motivo è semplice: se dicessero al cliente subito tutti i lavori di cui davvero avrebbe bisogno il veicolo, questo potrebbe optare per la rottamazione piuttosto che per farlo riparare. Soprattutto con i prezzi dei componenti di ricambio originali e della manodopera che ci sono oggi. Sicuramente non tutti agiscono in mala fede, perché si danno occasioni invece in cui il veicolo presenta guasti imprevedibili uno via l’altro proprio a causa della sua scarsa affidabilità generale. Tesla a parte, ormai abbonata a difetti di fabbrica e richiami, un brand più di altri sembra svettare nella classifica dei più rognosi in quanto a guasti.
Il brand con più difetti ogni 100 veicoli
Secondo un’analisi condotta da J.D. Power negli Stati Uniti, la Polestar, società svedese controllata dal gruppo Volvo, è considerata la marca automobilistica meno affidabile nel 2023. Dalla ricerca è emerso che le auto di questo marchio registrano una media di 313 problemi ogni 100 veicoli, un record piuttosto negativo rispetto alle altre marche prese in esame. Dall’altra parte, brand come Dodge, Ram e Alfa Romeo hanno dimostrato la miglior affidabilità del mercato, con un numero di problemi compreso tra 140 e 143 ogni 100 veicoli. Ma Lexus ha fatto anche di meglio.
Polestar è riuscita a rubare lo scettro di minor credibilità persino a Tesla, in passato considerata la meno affidabile in quanto a guasti, nonostante sia invece tra quelle più sicure nei crash test. Al momento l’azienda di Elon Musk si posiziona al penultimo posto, con 257 problemi ogni 100 macchine. In Italia, dove Polestar è arrivata nel 2022, la casa automobilistica ha fatto la prima consegna solo 5 mesi fa. E in tre anni prevede il lancio di tre nuovi modelli, di cui almeno uno avrà addirittura 900 cavalli. Nonostante già tre anni fa erano state segnalate 4.586 vetture con inverter difettosi, e 3.150 con malfunzionamenti del sistema di climatizzazione e del pacco batteria, l’azienda sta cercando di migliorare la sua reputazione attraverso il lancio di nuovi modelli per il futuro.