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Multe stradali, se fai così rischi un processo penale | È meglio se ci pensi due volte

Automobilista ispeziona il verbale di notifica – giornalemotori.it

Tirare per le lunghe il pagamento delle sanzioni stradali non è quasi mai una buona idea. In alcuni casi si configura un reato penale

Cosa vuoi che sarà mai una multa! Quante volte abbiamo sentito questa esclamazione? Come a dire che, una più una meno, le multe prima o poi arrivano a tutti. Si pagano – ma qualcuno prende anche in considerazione l’opzione di non pagarle – e la faccenda si chiude lì.

Ma siamo proprio sicuri che finisca sempre così, e che l’automobilista se la cava con qualche punto decurtato dalla patente dopo aver saldato i suoi debiti per l’infrazione commessa? E in caso abbia optato per l’ipotesi della prescrizione, cosa si può rischiare?

Teniamo ben presente che le insidie del Codice della Strada strada sono sempre imprevedibili e le amministrazioni locali riescono a ingegnare sistemi e macchine per far soldi ben oliate e assolutamente infallibili pur di batter cassa.

Pagare è sempre la migliore strategia (se la multa è dovuta)

Il sistema delle sanzioni stradali è un meccanismo da cui difficilmente si scappa, specialmente se si viene pizzicati in flagranza. Quando si commette una violazione, come superare il limite di velocità o saltare a piè pari un segnale di stop, le autorità hanno tutto il diritto di elevare una sanzione come diretta conseguenza del nostro comportamento al volante.

Una volta ricevuta la multa, il conducente ha l’obbligo di pagare entro il termine indicato, sempre che la sanzione sia stata notificata entro i limiti di tempo imposti dal Codice della Strada e che il verbale non presenti dei vizi di fondo. Se si decide di ignorare o non pagare la multa, le conseguenze possono essere serie. Inizialmente si potrebbe ricevere solo un semplice sollecito di pagamento con un aumento dell’importo dovuto. Ma più si tarda a mettersi in regola, e più si rischia di essere sottoposti a procedure di recupero coattivo che possono essere anche molto invasive, come il pignoramento dei beni, fino alla sospensione della patente.

Sanzioni notificate in territorio francese e dirette ad automobilisti in Italia – giornalemotori.it

Può finire nel penale

Ovviamente la maggior parte di noi non desidera nulla del genere, ragion per cui quando è evidente l’infrazione, è bene pagare quanto prima. Se lo facciamo entro i primi 5 giorni dalla notifica potremo anche cavarcela con un 30% di sconto. Inoltre dobbiamo fare molta attenzione a un dettaglio di importanza cruciale. Se fino a qualche tempo si pagava solo ed esclusivamente per le infrazioni commesse sul territorio nazionale, da qualche tempo non è più così. Ciò significa che anche le multe prese all’estero prima o poi arriveranno a casa, e ci converrà prendere la cosa sul serio.

La normativa europea denominata “Cross border” consente ai Paesi dell’Unione europea di scambiare informazioni su un database centralizzato e applicare sanzioni amministrative anche ai cittadini stranieri. In base all’entrata in vigore di questo sistema, non pagare una multa ricevuta in un Paese europeo può avere conseguenze gravi, che configurano anche reati penali. Le infrazioni più comuni per le quali si verrà perseguiti anche una volta tornati a casa includono eccesso di velocità, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, guida sotto l’influenza di alcol o sostanze stupefacenti e altre violazioni gravi. Nel caso in cui la sanzione non venga pagata attraverso bonifico, si innesca di default il “principio di reciprocità all’interno dell’Unione europea“. Lo Stato che ha emesso la multa invia il caso alla Corte d’Appello italiana, avviando così un procedimento legale per il riconoscimento della sanzione nel nostro Paese.