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Revisione auto, nuovo scandalo in Italia: l’Europa pronta ad intervenire | Ecco cosa si rischia

Revisione auto – giornalemotori.it

La UE non è rimasta molto convinta dal fenomeno delle revisioni auto in Italia. Siamo il paese con il più alto tasso di auto che superano l’ispezione al primo colpo

Invece di stare a guardare sempre il bicchiere mezzo vuoto, dovremmo iniziare a guardare quello mezzo pieno. Almeno in tema revisione auto. Questa procedura a cui sono sottoposti tutti i veicoli ogni due anni dovrebbe infatti consentire a tutti di guidare con maggior serenità.

Spieghiamoci meglio. Non solo infatti il nostro veicolo risulterà a norma per la circolazione, ma lo saranno anche quelli degli altri conducenti. Questo concederà tutta una serie di garanzie per chi è alla guida che troppo spesso diamo per scontate.

Pensiamo ad esempio se ci troviamo a circolare su strade molto trafficate dove la velocità gioca un fattore importante, come in autostrada. C’è da aspettarsi che gran parte di noi riterrà più sicuro mettersi al volante in una situazione in cui le auto che ci precedono o quelle che ci superano abbiano passato una revisione tecnica che ne attesti la sicurezza.

Perché non sottovalutare mai la revisione

Facendo tutti i possibili scongiuri, qualora un’auto non venga sottoposta regolarmente a un’ispezione di carattere tecnico su alcuni aspetti che riguardano la sua sicurezza, si trasforma in un pericolo pubblico lanciato a oltre 100 km/h in autostrada. Insomma, vista così forse non ci piacerebbe avere davanti a noi una vettura che da un momento all’altro può giocarsi una ruota, rompere un semiasse o perdere l’aderenza con l’asfalto magari per un ammortizzatore che improvvisamente ha ceduto.

Eppure siamo sempre un po’ allergici alla revisione. Dovremmo invece essere più sereni sapendo che la nostra auto ha passato la sua ispezione periodica senza tanti problemi. Tanto poi sembrerebbe che non è così difficile ottenere il certificato. Tra meccanici conniventi e automobilisti che sono disposti quasi a corrompere pur di far passare anche questa volta la revisione. Questo aspetto non è passato inosservato ai burocrati dell’UE, che aprirà un procedimento verso l’Italia riguardo alle revisioni “facili” e al conflitto di interesse degli ispettori. 

Tecnico ispeziona veicolo in un centro ITV in Spagna – giornalemotori.it

Bacchettati dall’Europa

Tutto è iniziato da una petizione di Federispettori che ha sollevato questo annoso problema della “revisione facile” di vetture non proprio conformi agli standard richiesti. Si tratta di un problema tutto italiano che affligge da anni il nostro paese. In altri sistemi europei la revisione non è affidata a officine autorizzate dal Ministero, ma effettuata presso strutture territoriali gestite direttamente dalla Motorizzazione Civile del paese in questione. Prendiamo l’esempio della Spagna: qui la revisione deve avvenire tassativamente ogni anno presso uno dei tanti centri ITV (Inspección Técnica de Vehículos) gestiti a livello centrale. Non esiste il fenomeno dei meccanici e degli ispettori conniventi, tanto sono pagati comunque dallo Stato per fare il loro mestiere, e sarà poco probabile riuscire a corrompere uno di loro.

Se a fronte delle richieste di Bruxelles i chiarimenti del governo italiano saranno considerati insufficienti, potrebbero essere avviate sanzioni attraverso una procedura d’infrazione. Attualmente, in Italia, il 99,8% delle auto supera la revisione obbligatoria, a differenza della media europea che si attesta intorno al 90%. La petizione chiede misure concrete dall’UE per risolvere il conflitto di interesse degli ispettori italiani e il Governo avrà 10 settimane per fornire spiegazioni in base alle osservazioni della Commissione europea.

Published by
Luca Papperini