Test della saliva, in molti non potranno più guidare | Addio patente anche se sei ‘pulito’ da giorni
I nuovi provvedimenti per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze prevedono misure cautelative molto stringenti
Lo scorso 27 giugno è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada. In questi giorni non si fa che parlare delle nuove misure che si prevedono qualora queste proposte dovessero ottenere il via libera in Parlamento.
Salvini ha voluto inasprire con pene esemplari alcune violazioni particolarmente diffuse che fino ad oggi ancora provocano incidenti gravi con morti e feriti. Pensiamo all’episodio di Casal Palocco e alla guida con dispositivi mobili alla mano.
Rimanendo in tema neopatentati si è deciso per una stretta sull’utilizzo di veicoli di cilindrata superiore ai 70kw, i quali saranno vietati per almeno tre anni dal conseguimento della patente. Al momento il divieto è limitato solo al primo anno.
Sospensione della patente
Le novità sono tante, e chi di noi ci tiene alla sua patente dovrebbe da oggi in avanti prestare molta più attenzione, perché la sospensione potrebbe scattare già al primo accertamento per infrazioni come il passaggio con il semaforo rosso, il superamento di 10 km/h del limite di velocità, guida con smartphone e contromano. La sospensione avverrà per un periodo di tempo di un paio di settimane, e sarà una misura più che altro preventiva per evitare eventuali recidive.
Come già ampiamente discusso, la stretta riguarda soprattutto la guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti. Per chi risulterà positivo all’etilometro oltre 0,8 grammi per litro scatta in automatico l’obbligo di guidare in futuro senza assumere una goccia d’alcol. Questo provvedimento sarà accompagnato dall’installazione dell’alcolock per 24 mesi, il dispositivo che serve per bloccare l’accensione del motore in caso l’accertamento riscontri una traccia anche minima di alcol nel conducente. La stessa misura sarà applicata di default anche ai neopatentati.
Revoca della patente: il test salivare
In tema droghe e alcol l’importante novità ufficializzata da questo disegno di legge è l’introduzione dell’ergastolo della patente. Questa misura in realtà era già stata applicata in precedenza dalla magistratura per punire reati stradali particolarmente gravi da parte di conducenti ebbri o in condizioni psicofisiche alterate da droghe. Le vere novità introdotte da Salvini riguardano invece la modalità di accertamento sull’assunzione di sostanze e ciò che questo direttamente implicherebbe.
Se fino a oggi bisognava risultare positivi a un accertamento in seguito a un incidente per passare guai seri, ora si rischia la revoca della patente per tre anni anche solo se si risulta positivi a un semplice tampone salivare. Da sempre il tema della positività alle droghe è stato molti controverso a livello legislativo. Questo perché fino a ieri occorreva dimostrare che effettivamente il conducente fosse in quel momento sotto effetto della sostanza per prendere provvedimenti. La cosa non era quindi molto facile; diverso invece il caso dell’alcol, dove basta la misura rilevata dall’etilometro per dichiarare una persona sobria o ebbra. Il problema nel caso delle droghe è che la positività al tampone salivare può risultare anche a distanza di giorni, quando cioè la sostanza non avrebbe già più alcun effetto sulla capacità di guidare.