Prima di mettersi in viaggio è sempre bene dare un occhio alle gomme. Meglio non rovinarsi la vacanza per una sciocchezza
C’è chi chi sceglie di viaggiare in aereo, chi lo fa in treno, e poi ci sono gli avventurieri del viaggio “on the road”. Tra non molto per questa categoria di giramondo su quattro ruote sarà tempo di mettersi in autostrada e iniziare l’avventura.
Chi ha in programma un lungo viaggio attraverso le bellezze del nostro paese, o chi di noi è costretto a spezzare il percorso in diverse tappe per raggiungere località all’estero, sicuramente avrà messo in agenda una puntatina dal meccanico e un’altra dal gommista per verificare che tutto sia sotto controllo.
Sarebbe un vero peccato e un errore da sprovveduti novellini se ci mettessimo in strada senza prima aver dato un occhio alle condizioni del veicolo. Sicuri che tutto sia a posto e che funzioni a regola d’arte?
A nessuno piacerebbe mettersi in viaggio è scoprire a metà dell’opera che qualcosa rischia di andare storto. Prima di tutto per un tema di sicurezza. Le nostre auto sono sottoposte quotidianamente a sollecitazioni di ogni genere e la manutenzione che di solito dedichiamo loro potrebbe rivelarsi insufficiente e nascondere problemi che affiorano proprio sul più bello. Questo genere di dinamiche sono molto frequenti e possono rovinare del tutto una vacanza, anche se è vero, in qualche modo contribuiscono sempre a renderla più avventurosa e dinamica.
Ricordiamoci sempre, che un conto è prevenire qualche possibile guasto o malfunzionamento grazie all’intervento rapido ed onesto del nostro meccanico di fiducia, un altro è ripiegare per emergenza presso un meccanico sconosciuto, a volte a migliaia di chilometri da casa, possibilmente anche all’estero. Le cose ovviamente si complicano. Per questo è opportuno partire con tutti i controlli già effettuati, primo fra tutti quello degli pneumatici.
Buttare un occhio allo stato delle gomme sembra un’operazione banale, ma teniamo bene a mente che gli pneumatici costituiscono il nostro unico contatto con l’asfalto, ragione per cui è fondamentale non trascurare lo stato del battistrada e della gomma in generale. Se a una prima verifica tutto sembra regolare, passiamo allora a controllare la pressione. La misurazione del giusto gonfiaggio va fatta con gli pneumatici a freddo, quindi percorrendo meno chilometri possibile prima di effettuare la verifica.
La pressione corretta dovrebbe rimanere compresa in un intervallo di 2-3 bar, e comunque l’indicazione precisa è sempre fornita dal costruttore. Con pneumatici troppo scarichi, prima di tutto consumeremo più carburante, perché il veicolo opporrà più resistenza al rotolamento. In secondo luogo aumenteremo la distanza di frenata, peggiorando la stabilità, e alla lunga andremo a usurare la gomma in modo irregolare ai lati. Se, al contrario eccediamo con il gonfiaggio, la situazione potrebbe essere altrettanto pericolosa, perché il pneumatico finirebbe col subire uno stress eccessivo ed essere esposto al rischio scoppio, oltreché consumarsi di più al centro.