“Nessuna spiegazione”: auto esplode durante la marcia | Passeggero in fin di vita
Le auto sono progettate per non esplodere. L’evento scatenante sembra non essere del tutto chiaro, si sta indagando
Il fenomeno delle auto che prendono fuoco o di quelle che esplodono all’improvviso senza alcun segnale di preavviso inizia a preoccupare. Ormai non si può nemmeno più dire che si tratti di casi isolati, perché il fenomeno sta accadendo un po’ spesso.
Di recente avvenimenti del genere hanno interessato per lo più le auto elettriche o quelle alimentate a gas, ma questa volta la vicenda ha interessato un altro tipo di alimentazione. Il che inizia davvero a preoccupare, perché nessuno può dirsi davvero al sicuro.
In effetti le auto corrono sempre un minimo rischio di esplodere, ma questo succede solo in circostanze molto rare, e val la pena sottolineare che non è qualcosa che accade comunemente, poiché in generale le auto non sono progettate per esplodere spontaneamente. Altrimenti sarebbe una strage.
Perché un’auto può esplodere?
Quando si sente parlare di auto che esplodono, di solito si fa riferimento a situazioni in cui si verifica prima un incendio e, solo in seguito, quando l’auto viene avvolta dalle fiamme, si può generare un’esplosione. Se, ad esempio, prendiamo il caso più comune delle auto a motore termico – quelle tuttora più diffuse – l’incendio può essere causato da fattori scatenanti che nulla hanno a che vedere con un malfunzionamento della loro tecnologia, come un incidente stradale, una perdita di carburante o un cortocircuito nel sistema elettrico.
Come tutti sappiamo, se il carburante viene a contatto con una fonte di calore intensa, come una fiamma libera o anche solo con una scintilla, può prendere fuoco rapidamente. Di solito, anche se l’incendio raggiunge il serbatoio del carburante, questo è progettato per non trasformarsi in una vera e propria bomba, ma per dar sfogo alle fiamme senza mettere l’auto a rischio esplosione. Ma tra la teoria e la pratica a volte le circostanze possono prendere pieghe inaspettate, anche se, come abbiamo già accennato, si tratta di casi estremamente rari.
L’incidente di Napoli
Talvolta l’incendio e la conseguente esplosione si innescano come conseguenza di una manipolazione del sistema di alimentazione. Sembra in prima analisi essere questa la causa di quanto accaduto sulla tangenziale di Napoli, dove un prototipo di auto ibrida solare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) è esploso. Inizialmente si era ipotizzato che l’auto potesse trasportare sostanze pericolose, ma è emerso che la causa potrebbe essere un problema alle batterie. Nell’incidente sono rimasti gravemente ustionati una ricercatrice di 64 anni e un tirocinante di 25 anni, entrambi ricoverati in condizioni critiche.
Il prototipo era parte di un progetto di ricerca sull’alimentazione ibrida solare condotto dall’Istituto Motori del Cnr. Al momento, non è stata trovata una spiegazione definitiva per l’esplosione, e la polizia stradale e la procura di Napoli stanno indagando. Come c’era da aspettarsi, l’evento ha generato grande sconcerto tra gli addetti ai lavori, e si stanno effettuando approfondimenti per comprendere le reali cause e le eventuali responsabilità legate all’incidente.