Guida d’estate, sopra questa temperatura rischi grosso | C’è un pericolo che sottovalutano tutti
Lasciare la macchina sotto il sole estivo può comportare gravi problemi, non solo al comfort, tutti i dettagli di uno studio condotto da Seat
In questi ultimi giorni abbiamo già avuto un assaggio rovente delle temperature che si prospettano per questa lunga estate appena ai suoi esordi. L’Italia è stretta in una morsa di caldo soffocante, e allacciamo le cinture, siamo solo a giugno!
Su quello che ci aspetta nei mesi a venire meglio non pensarci proprio, anche se tutti ovviamente abbiamo fatto le nostre previsioni. Un’estate torrida come quelle vissute negli scorsi anni è appena iniziata: auguri di buona sopravvivenza a tutti.
In effetti non c’è molto da ridere. E i problemi per chi si mette al volante dentro una macchina bollente non cambiano, sia ci si trovi in città sia al mare. Aria irrespirabile, abitacolo invivibile e plastiche dell’auto ustionanti. Sempre la solita storia.
Prenditi qualche minuto per rendere l’ambiente vivibile
In realtà esistono metodi efficaci per abbattere in poco tempo la temperatura infernale dell’abitacolo. E sarebbe opportuno adottare qualcuna di queste soluzioni, dal momento che le temperature interne dell’auto possono perfettamente arrivare a 60° quando fuori si sfiorano i 40. È facile rendersi conto che in una condizione del genere la guida non è consentita.
Meglio dunque perdere qualche minuto in più, e metterlo in conto già prima di partire. Con un po’ di coraggio entriamo in auto, ma non dobbiamo cedere alla tentazione di accendere l’aria condizionata. Invece dovremmo aprire tutti i finestrini e spalancare tutte le portiere per far girare più aria possibile, meglio all’ombra. Può sembrare un sistema più che scontato, ma quanti di noi lo fanno davvero? Inutile poi lamentarsi che l’auto è invivibile accendendo il condizionatore. Tanto a quelle temperature non faremmo altro che gettare benzina sul fuoco, come se accendessimo un bel phon proprio davanti alla nostra faccia.
Non metterti alla guida, è come essere in stato di ebbrezza
Al di là di quanto potrebbe essere spiacevole entrare in un’auto rovente rimasta per ore sotto il sole, dovremmo anche considerare un altro aspetto, quello della sicurezza. Forse non molti di noi ci pensano, ma guidare con temperature interne superiori a 40° può farci correre rischi seri. A confermarlo sarebbe proprio uno studio condotto da Seat, che sottolinea come mettersi al volante di un’auto lasciata sotto il sole può comportare rischi simili a quelli associati all’ebbrezza alcolica.
Secondo l’ingegnere Ángel Suárez del Centro Tecnico Seat, quando la temperatura all’interno dell’abitacolo raggiunge i 35 gradi, il tempo di reazione del conducente aumenta del 20% rispetto alla guida a 25 gradi. Questo aumento del tempo di reazione corrisponde a guidare con un tasso alcolemico di 0,5 grammi/litro, il limite al di sopra del quale si viene considerati “in stato di ebrezza”.