Sfida mortale, una ‘moda’ pericolosissima si fa spazio tra i giovani | Si rischia una carneficina
Parlare di sfide online è la normalità per uno youtuber. Alcune sono innocue, altre però sono molto pericolose, e il rischio emulazione è altissimo
La stupidità delle sfide che spopolano sul web non ha limiti. A testimoniare questa tendenza molto preoccupante è il tragico incidente di Casal Palocco, a Roma, causato come conseguenza indiretta di una di queste “challenge”.
In quel caso un gruppo di giovani youtuber, i TheBorderline, aveva messo in scena la sfida di rimanere alla guida di un mezzo di grossa cilindrata e alta gamma per una cinquantina di ore consecutive.
Verso la fine di questa challenge, il giovane alla guida ha perso il controllo del mezzo, distratto – così sembra dalle ricostruzioni – proprio dalla registrazione di un ennesimo video in cui si voleva testimoniare il corso della sfida. Complice l’alta velocità e ormai allucinato dalla stanchezza accumulata alla guida, il giovane ha perso il controllo del mezzo. Tutti sappiamo come è andata a finire.
Le conseguenze delle challenge sulla vita reale
La vicenda di Roma ha fatto molto parlare di sé, ha dato modo ad alcuni politici di strumentalizzare una tragedia, dovuta ad alcune condotte irresponsabili al volante, per fare slogan del tipo: revoca a vita della patente per chi commette alcuni reati stradali gravi e punizioni più esemplari per chi utilizza dispositivi mobili alla guida. Tutte misure che potenzialmente già erano applicabili anche prima del drammatico incidente.
Infatti in almeno un’occasione il giudice penale si era espresso su quello che è stato chiamato “ergastolo della patente”, misura che di fatto è applicabile quando una persona è condannata per omicidio stradale colposo. Secondo la nostra legge anche la condanna a seguito di patteggiamento può comportare la revoca a vita della patente, misura che attualmente è già nelle mani del magistrato, qualora dovesse ritenere che la condotta sia stata estremamente grave.
Uscire dalle logiche demenziali delle sfide: chi ha tanti seguitori ha anche tante responsabilità
Torniamo all’aspetto più grave delle challenge messe in scena dagli youtuber per accalappiare qualche clic. L’aspetto più drammatico di queste sfide è il pericolo che comportano, spesso non solo per chi le inventa. Molti di questi ragazzi non si rendono più nemmeno conto dell’impatto che l’utilizzo deviato di un social network può avere sulla vita reale. Questo ad oggi sembra il problema che ci troviamo tutti ad affrontare. Motivo per cui è compito dell’intera collettività spezzare le logiche che guidano queste sfide online portate all’estremo.
Una di quelle che più preoccupano per il suo aspetto dilagante è la “planking challenge“, un gioco irresponsabile che si sta diffondendo tra i giovani, soprattutto in Piemonte. Consiste nello sdraiarsi a pancia in giù in luoghi pericolosi come strade trafficate o binari, scattando un selfie. La sfida è resistere per più tempo possibile, rischiando di essere travolti, e rialzarsi in fretta solo quando un veicolo o un treno sono prossimi a investire lo sfidante. Nonostante non siano stati segnalati decessi finora, questa sfida rappresenta un’altra di quelle demenziali challenge che preoccupano per il crescente coinvolgimento tra i ragazzi.