Smartphone alla guida: il caso “TheBorderline” | Con la nuova proposta multe fino a 2.500 euro e sospensione della patente
All’indomani della tragedia di Casal Palocco, causata dalla velocità e dalla distrazione per l’uso improprio dello smartphone alla guida, si parla di inasprimento delle pene. Una proposta di legge esiste da anni, ma nulla è cambiato
L’utilizzo dello smartphone alla guida è un tema sempre sotto i riflettori. Si tratta in effetti di una pratica molto diffusa e purtroppo anche molto pericolosa. Se ci facciamo ben attenzione, ogni giorno possiamo notare orde di automobilisti distratti dal telefono.
E solo sul tratto di strada che stiamo percorrendo in quel momento. Questo dato dovrebbe bastare per offrire la misura del problema. Eppure, nonostante i divieti e il rischio che effettivamente si corre a guidare col telefono in mano, una buona parte degli automobilisti sembra non farci caso.
Anzi, si ha come l’impressione che, più passi il tempo e più l’utilizzo dello smartphone alla guida diventi un fenomeno ampiamente sdoganato. Nonostante ciò, ricordiamo che rappresenta una violazione particolarmente grave del Codice della Strada punita con sanzioni severe dall’articolo 173 comma 2.
Basta togliere una mano
Il problema è che la sanzione per la violazione di questa normativa – che vieterebbe di al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento di una sola mano dal volante – può essere notificata solo se colti in flagranza di reato. Il che spiega come mai molti di noi si sentono impuniti circolando in auto smartphone alla mano.
Per il 2023 era inizialmente previsto un inasprimento delle misure e delle sanzioni per questo tipo di violazione. Si era addirittura parlato di una possibile sospensione della patente, provvedimento che per ora è solo previsto in caso di recidiva, ma tutto è finito con un nulla di fatto.
La proposta di legge: da anni chiusa in un cassetto
Ricordiamo che al momento l’uso del cellulare alla guida è soggetto a una sanzione che prevede il pagamento di una multa da 165 a 660 euro e la perdita di 5 punti sulla patente. Come già accennato prima però, esiste da anni una proposta di legge che, se approvata, comporterebbe l’applicazione di pene molto più severe, con multe da un minimo di 422 a un massimo di 1.697 euro, accompagnate dalla sospensione della patente da 7 giorni a 2 mesi e la decurtazione di 5 punti. Una punizione che avrebbe avuto una sua più che equa applicazione, per esempio, nel caso della tragedia di Casal Palocco a Roma.
Sempre secondo questa proposta, i casi di recidiva entro due anni sarebbero puniti in modo meno soft di quello che si prevede oggi, con sanzioni da 644 a 2.588 euro, accompagnati da sospensione della patente da 1 a 3 mesi e decurtazione di 10 punti. L’uso improprio del cellulare alla guida potrebbe essere incluso inoltre tra le aggravanti di omicidio stradale, equiparandolo alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le sanzioni attuali sono considerate relativamente blande rispetto alla gravità del problema che – il caso TheBordeline insegna – è diventato una delle principali cause di incidenti stradali.