Autovelox illegittimi, esplodono i casi | Puoi fare ricorso e annullare il verbale
L’apparecchio di controllo automatico della velocità può funzionare solo a determinate condizioni, non farti fregare
In tema autovelox abbiamo cercato di trattare più volte per i nostri lettori tutti i possibili casi che possiamo impugnare per tentare di chiedere l’annullamento della sanzione davanti a un giudice di pace.
Abbiamo visto che le possibilità di farla franca non sono poi così remote. Non si tratta di trovare una scappatoia o un cavillo legale che consenta di annullare il verbale, quanto piuttosto di far valere anche i diritti degli automobilisti dinanzi a una spregiudicata deregolamentazione di questi dispositivi.
L’utilizzo di questi apparecchi deve sempre rispondere a una procedere che ne determina il corretto impiego, sempre stando a quello che dice la legge. Fino ad oggi abbiamo trattato le condizioni che si danno più di frequente per avere in mano gli estremi di un annullamento.
Attenzione a questi casi meno noti
In realtà è utile sapere anche le casistiche meno note, ma non per questo poco frequenti. Di solito per valutare la legittimità di una sanzione ci si concentra spesso su aspetti formali, come l’assenza del cartello che segnala la presenza dell’autovelox, la mancanza di informazioni sul verbale riguardo la taratura dell’apparecchio, o qualsiasi altro dato errato che può essere fonte di un vizio di fondo di natura procedurale.
Nonostante questi siano tutti aspetti che comunque è sempre bene controllare, si sottovaluta spesso che la dimensione della strada può essere considerata un criterio per decidere se la multa è valida oppure no. Prendiamo il caso più noto di una strada extraurbana a due corsie di marcia. Sarà successo a tutti noi di vedere un apparecchio di rilevazione della velocità piazzato al margine di una di queste strade sul ciglio della carreggiata.
Serve sempre una banchina
Su una strada del genere potrebbe non essere presente nessuna banchina sufficientemente larga, o nessuna piazzola per trovare all’autovelox una migliore sistemazione rispetto a quella in bilico tra la striscia bianca e l’aperta campagna. Proviamo a capire meglio. La legge prevede che gli autovelox possano funzionare in modalità automatica su due tipologie di strade: su quelle extraurbane secondarie e su quelle urbane a scorrimento.
Per farla breve, ciascuna di queste due tipologie di strade – per definirsi extraurbana o a scorrimento – deve prevedere sempre la presenza di una banchina laterale, che di solito ha diversi scopi e funzioni, tra cui quello di essere utilizzata in questo caso come area al di fuori dalla carreggiata per posizionare l’apparecchio. Nel caso l’autovelox sia piazzato dunque su strade che non hanno queste caratteristiche, o nel caso la banchina risulti più corta di 1 metro, la sanzione dovrà ritenersi nulla.