Mercedes guida autonoma, il livello 3 sbarca in California | Risultati migliori di Tesla
Vi mettereste alla guida – pardon – in balia, di un’auto che sostituisce del tutto il conducente? Per lo meno in autostrada
Ammettiamolo pure: chi di noi non è affascinato dall’idea che le auto si possano guidare da sole? La proposta è senza dubbio allettante, e le tecnologie attualmente in fase di sviluppo stanno superando molte delle barriere che fino a poco tempo fa sembravano vincolanti.
Ma c’è anche da dire che queste innovazioni finiscono per rubare il tanto ricercato piacere di guida che ha reso noti i marchi più blasonati del mercato. Questo è un aspetto di cui – non si sa perché – ma si parla davvero poco e che rischia di farci andare un po’ in cortocircuito. Abbiamo passato una vita a divertirci al volante e poi, all’improvviso dovremmo chiedere all’auto di fare tutto da sola?
Da una parte aspettiamo con ansia i progressi nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla guida autonoma, dall’altra ci spaventa il fatto di perdere per sempre l’esperienza di metterci al volante ed essere noi a dominare la strada, a fare i protagonisti. E ci dispiace che un robot possa sostituirci anche in questo.
La strada è ancora lunga
In ogni caso è ancora molto presto per un futuro dove faremo completamente a meno di mettere le mani sul volante. Anzi, di fatto nel campo della guida autonoma non tutte le cose sono andate proprio come ci si aspettava. Prima di arrivare a sviluppare sistemi di livello 3, non sono mancati ostacoli, fallimenti, e soprattutto incidenti. Questi sistemi sono nati con l’obiettivo di rendere l’auto un vero pilota in grado di sostituire in tutto e per tutto il cervello umano. Ma è davvero così? È in grado di farlo? O all’intelligenza artificiale che guida questa tecnologia mancherà pur sempre un “non so che” di umano, qualsiasi tipo di processo decisionale debba prendere?
Sì, è vero che queste tecnologie ci permettono di rilassarci e goderci il viaggio mentre la nostra auto fa da sola tutto il lavoro. Ma ancora c’è molto da fare in quanto a tempi di reazione in condizioni di grande complessità come la guida cittadina. Fortunatamente però le case automobilistiche stanno lavorando sodo per migliorare la precisione dei loro sistemi.
Il sistema di guida autonoma Drive Pilot di Mercedes-Benz
Tra le più attive nello sviluppo di sistemi di guida autonoma all’avanguardia si è fatta avanti anche Mercedes-Benz, che ha ottenuto di recente l’approvazione del Dipartimento dei Veicoli a Motore della California per il suo sistema di guida autonoma di livello 3, superando di fatto il sistema Full Self-Driving di Tesla, che è ancora al livello 2. Il sistema Drive Pilot di Mercedes-Benz, è in grado di assumere il controllo completo delle attività di guida in determinate condizioni, ad esempio in autostrada, e richiede un intervento umano limitatissimo, essendo in grado di monitorare l’ambiente stradale meglio del livello 2.
A differenza del sistema Autopilot di Tesla, che richiede sempre la supervisione umana, le capacità di guida autonoma di Mercedes-Benz possono davvero sostituire in tutto e per tutto il conducente, ma ancora non in città. Nonostante il suo apprezzamento per la tecnologia teutonica, il Dipartimento dei Veicoli a Motore della California ha imposto però alcune restrizioni per il sistema Drive Pilot, consentendo l’uso solo durante il giorno sulle autostrade e limitando la velocità a 65 km/h. Mercedes-Benz prevede di rendere disponibile questa tecnologia per i modelli della serie S-Class e EQS a partire dal 2024 negli Stati Uniti.