Controlli stradali in aumento, come comportarsi? | Fai così e rischi l’arresto
Che fare se veniamo fermati dalle forze dell’ordine per un controllo? Quali sono i nostri diritti e cosa evitare a tutti i costi
Durante tutto il periodo estivo saranno sempre più frequenti i controlli delle forze di polizia sulle strade. Si tratta in molti casi di operazioni di sicurezza che normalmente si pianificano ogni anno e che servono per disincentivare comportamenti pericolosi al volante.
A tutti noi sarà capitato almeno una volta di essere fermati in un posto di blocco. Se tutto è in regola non dovremo temere nulla, perché gli agenti non avranno in mano nessun indizio che possa eventualmente metterci nei guai.
In verità, nonostante sia tutto in ordine e siamo sicuri di non aver commesso nessuna infrazione, la situazione di fermo dinanzi alle forze dell’ordine mette spesso a disagio. Ci sentiamo sempre un po’ in soggezione di fronte a una divisa, e questo può portare a rispondere a volte in modo inadeguato alle domande degli agenti.
Cosa fare appena si viene fermati
Nella maggior parte dei casi si tratta di domande semplicissime, che non dovrebbero metterci in difficoltà, ma a volte l’ansia può giocare brutti scherzi e metterci nei guai. Per questo è bene sapere come comportarsi. Innanzitutto va detto che se ci ferma la Polizia stradale per un controllo, questo non significa automaticamente che abbiamo commesso un crimine o violato un articolo del codice stradale. Quindi, molta calma e sangue freddo, si tratterà di una semplice operazione di routine.
Quando un agente ci ferma in auto non dobbiamo mai scendere dal veicolo, a meno che non sia stato richiesto espressamente. Siamo obbligati per legge solo a fornire le nostre generalità e i dati del veicolo, motivo per cui è indispensabile consegnare patente e libretto di circolazione e non è indispensabile avere con sé la carta di identità. Se non siamo in grado di fornire anche solo uno di questi documenti la violazione è punita con una sanzione da 87 a 345 euro. Il funzionario di polizia potrebbe richiedere anche di dare un’occhiata all’assicurazione che, per legge, deve essere sempre conservata in auto.
Perquisizione e test etilometro: siamo obbligati?
Quando veniamo fermati a un posto di blocco, l’agente ha tutto il diritto di ispezionare il veicolo per accertarsi che sia conforme alle norme che regolano la circolazione stradale e alle specifiche tecniche riportate sul libretto. Qualora tenessimo un atteggiamento sospetto in questa fase del controllo, allora gli daremmo buone ragioni per procedere con una perquisizione del mezzo al fine di scongiurare la presenza di droga o armi. Solo nel caso vi siano fondati sospetti che stiamo nascondendo qualcosa addosso allora la Polizia potrà procedere a una perquisizione anche su di noi.
Perquisizione che deve essere eseguita da una persona del nostro stesso sesso e deve avvenire in luogo appartato, lontano dagli occhi indiscreti degli altri automobilisti. In questi casi comunque è sempre meglio collaborare e non opporsi. Non servirà a nulla richiedere la presenza di un avvocato, a meno che non sia immediatamente disponibile. Se gli agenti sospettano che stiamo guidando sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti possono richiedere di effettuare il test dell’etilometro. Almeno in questo caso avremmo il diritto di opporci? Sì, abbiamo tutto il diritto di farlo, ma non ci conviene affatto, perché ci verrà assegnata di default la soglia più alta nel sangue. Questo significa che saremo immediatamente arrestati rischiando la detenzione da 6 mesi a 1 anno. Questo reato si configura anche nel caso il conducente non si opponga esplicitamente, ma “attui una condotta ripetutamente elusiva del metodo di misurazione del tasso alcolemico“.