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Furti auto, è questo il pezzo più rubato | Stanno facendo una strage

Tecnologia al servizio dei furti d’auto – giornalemotori.it

Tanti automobilisti si chiedono come sia possibile che, nonostante il progresso tecnologico, i ladri agiscono ancora più indisturbati di prima

Quest’anno gli esperti in furti d’auto stanno facendo una vera e propria razzia di veicoli con il principale obiettivo di utilizzarne i componenti sempre più cari e introvabili. Si tratta di un fenomeno in crescita, dovuto principalmente alla crisi del settore automobilistico e della filiera di produzione.

I ladri non sono più gli scassinatori maldestri di una volta. Ai delinquenti di oggi non serve più infrangere i vetri per entrare in un veicolo e cercare di arrangiare collegamenti elettrici tra i cavi sotto il piantone dello sterzo per mettere in moto.

Questi sono sistemi ormai superati. L’avvento di nuove tecnologie ha cambiato in meglio la sicurezza alla guida delle nostre auto, grazie a sistemi sempre più all’avanguardia. Ma la tecnologia ha messo a nudo anche le sue gravi vulnerabilità. Da una parte ci ha consentito di fare grandi passi avanti nello sviluppo di veicoli intelligenti, ma ha allo stesso tempo offerto ai ladri grandi opportunità di fare business.

Tecnologie e vulnerabilità

Le auto di recente produzione sono sistemi ipertecnologici e sono dotate di centraline elettroniche speciali che controllano tutto la rete di scambio dati digitali del veicolo. I ladri riescono facilmente a mascherare i segnali digitali riproducendo le informazioni della chiave elettronica attraverso alcuni dispositivi che possono costare da poche migliaia di euro fino a 20.000 euro.

Passano attraverso i fari, riuscendo da quel punto di facile accesso ad introdursi in un cablaggio del sistema di scambio dati centralizzato. Questo impianto, noto come Bus Can, è di importanza strategica per governare qualsiasi informazione impartita al veicolo in modalità wireless. Motivo che spinge con molta facilità i ladri tecnologici di oggi ad hackerare sempre più auto grazie all’ausilio di semplici ripetitori di segnale.

Catalizzatore – giornalemotori.it

I componenti più rubati

Niente vetri rotti, nessun rumore, tutto avviene con una rapidità sconcertante. Queste vulnerabilità possono costare care, tanto che a farne le spese sono principalmente i veicoli di alta gamma. Una volta rubate, le auto sono smontate e rivendute pezzo per pezzo. Tra le parti più gettonate ci sono anche i fari. I gruppi ottici odierni, all’avanguardia nel design, e dotati di tecnologie avanzate come LED, laser e sistemi di orientamento automatico, possono valere migliaia di euro.

I fari sono particolarmente costosi nelle liste ricambi, talvolta superando i 5.000 euro. Inoltre si tratta di pezzi difficili da reperire, con lunghe liste d’attesa per le auto di nuova generazione. Questa scarsità sul mercato li rende ancora più appetibili per i ladri. Non solo i fari, ma anche altre componenti come batterie, catalizzatori e marmitte vengono rivenduti sul mercato parallelo dato il loro alto valore commerciale, permettendo ai ladri di guadagnare somme considerevoli. In questi casi, a meno che non si abbiano specifiche coperture assicurative, saremo costretti ad affrontare spese ingenti per sostituire le parti rubate, riparare i danni causati e coprire i costi della manodopera.