Specchietto dell’auto, multe salate ai posti di blocco | 318 euro se è ridotto così
Guidare con un occhio allo specchietto è una prassi consolidata per garantire la nostra sicurezza. Ecco quando scattano le sanzioni
Di solito quando ci mettiamo al volante, una delle prime cose che andiamo a fare è buttare un occhio allo specchietto retrovisore. Si tratta di una pratica comune, necessaria soprattutto per garantire il controllo della visibilità e iniziare a fare manovra.
Lo specchietto è il nostro migliore alleato in macchina. Senza di lui risulterebbe un po’ difficile guidare, oltreché molto rischioso in fase di manovra e sorpasso. Per poter avere un quadro esaustivo di ciò che succede dietro e di fianco al nostro veicolo ne abbiamo addirittura a disposizione tre. Ma non è sempre stato così.
Può sembrare assurdo, ma fino a qualche decennio fa, su molti modelli di auto di segmento medio gli specchietti retrovisori non erano tre, bensì due. Quello centrale all’interno del veicolo e quello sinistro montato sul lato del guidatore. Se pensiamo a come guidiamo oggi e a tutti i pericoli che si corrono per strada, guidare senza uno degli specchietti sembrerebbe impensabile. Eppure era normalissimo fino a 40 anni fa.
Il pericolo dell’angolo cieco
Col tempo si è reso necessario e raccomandabile introdurre anche il retrovisore esterno destro, una novità che allora fu accolta con grande entusiasmo, perché permetteva finalmente una visibilità completa delle condizioni del traffico e consentiva un utilizzo mirato anche a facilitare le fasi di manovra durante i parcheggi. Oggi può sembrare una sciocchezza, ma fu una grande rivoluzione, che cambiò per sempre le logiche di sicurezza al volante. Senza tutti e tre i retrovisori oggi ci sentiremmo un po’ spaesati, non c’è dubbio.
Nonostante sia uno strumento di vitale importanza, che ci aiuta a mantenere la situazione sotto stretta osservazione – nel senso letterale del termine – il retrovisore può anche giocare brutti scherzi. In alcune circostanze infatti, anche se abbiamo appena dato uno sguardo al retrovisore laterale, le auto sembrano sbucare dal nulla, come dei fantasmi. Sono sempre momenti di grande paura, dove ci chiediamo da dove diavolo sia venuto quel veicolo se avevamo appena guardato. Come molti di noi sapranno per esperienza, stiamo parlando dell’angolo cieco.
Cosa si rischia oltre a una multa
L’angolo cieco è una delle insidie peggiori per un automobilista. È un’area che si crea ai lati della nostra auto, a seconda di come regoliamo gli specchietti, che non è direttamente visibile attraverso i retrovisori laterali. A tutti noi prima o poi sarà capitato di fare esperienza di questo inquietante fenomeno. Gli specchietti retrovisori infatti possono coprire una buona porzione di quello che accade ai nostri fianchi, ma ci sono zone che rimangono pur sempre “invisibili”.
Gli specchietti esterni non riescono a coprire una grande area laterale dietro di noi, così i veicoli che si trovano appena al di fuori di questo limitato campo visivo sembra proprio che non esistano, e poi invece ce li vediamo sbucare dal nulla! Motivo per cui è fondamentale regolare sempre i retrovisori in modo da permettere la maggior visibilità possibile. Se anche con lo specchietto rischiamo di non vedere, figuriamoci senza. Il Codice della Strada specifica infatti nell’articolo 72 l’obbligo di montare il retrovisore esterno sinistro, vieta di circolare senza, e prevede per i trasgressori sanzioni da 80 a 318 euro.