Quando piove le condizioni dell’asfalto non permettono di guidare in modo sicuro. C’è un errore che commettiamo sempre senza rendercene conto
La pioggia può trasformare completamente l’esperienza di guida a cui solitamente siamo abituati rendendola estremamente insicura. Molti di noi sottovalutano i rischi a cui siamo esposti circolando su strade bagnate, e spesso non tengono in conto le adeguate misure di sicurezza per prevenire situazioni potenzialmente pericolose.
Gli effetti della pioggia sulla guida si fanno sempre sentire, eccome. Alcuni automobilisti, nonostante la pioggia battente, si ostinano a mantenere la stessa velocità come se le strade fossero asciutte, senza rendersi conto che la carreggiata ha perso completamente le condizioni di normale viabilità.
In caso di strade allagate durante forti temporali, è sempre bene invece ridurre la velocità, che diventa la regola numero uno per evitare incidenti e garantire il controllo del mezzo. Per giunta la maggior parte dei veicoli non possiede un sistema di trazione alle quattro ruote, motivo che determina in molti casi un peggioramento della situazione.
Un altro errore comune è la mancanza di distanza di sicurezza. Molti di noi si comportano come se nulla fosse, avvicinandosi in maniera pericolosa agli altri veicoli, e dimenticando che la frenata su una superficie bagnata richiede sempre un tempo maggiore per arrestare il veicolo. Altra buona pratica da tenere a mente in caso di pioggia intensa è quella di accendere le luci.
Spesso il cielo plumbeo e la visibilità ridotta a pochi metri non permettono di vedere bene gli altri veicoli, né viceversa, di essere adeguatamente individuati dagli altri automobilisti. Pur prendendo queste precauzioni è essenziale evitare bruschi cambi di direzione, manovre azzardate e il passaggio ad alta velocità su zone dove sono perfettamente visibili pozzanghere estese poiché, come ben sappiamo, la pioggia riduce drasticamente l’aderenza degli pneumatici e può causare il temuto “effetto aquaplaning“.
Questo fenomeno è molto comune, e sicuramente tutti noi almeno una volta nella nostra vita lo abbiamo sperimentato prendendo un bello spavento. In effetti capita sempre quando meno ce lo aspettiamo. Basta un attimo di distrazione a velocità più sostenuta di quella che dovremmo tenere sull’asfalto bagnato e l’auto potrebbe perdere momentaneamente il contatto con l’asfalto, galleggiando per qualche metro su uno specchio d’acqua. Per evitare di finire in aquaplaning bisogna sempre considerare almeno tre fattori fondamentali che possono innescare il pattinamento: come l’alta velocità, unita alla profondità dell’acqua e allo stato del battistrada.
Se dovessimo attraversare una pozzanghera troppo profonda ad alta velocità, gli pneumatici potrebbero perdere subito il contatto con l’asfalto per effetto del galleggiamento. Questo effetto, se combinato ad una battistrada usurato, che avrà perso la capacità di drenare l’acqua, aumenta a dismisura il rischio di perdere aderenza e aggrava le conseguenze del fenomeno di pattinamento. Occhio anche alla pressione degli pneumatici. Se sono sottopompati o sovrapompati, il contatto con l’asfalto ne risulterà in ogni caso compromesso.