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Auto elettriche, addio al problema batteria | Con questa soluzione ti dura una vita

Auto elettrica in carica – giornalemotori.it

Il tema della batteria delle auto elettriche è sempre sotto i riflettori. Ecco qualche trucchetto per allungarle la vita 

Sono in tanti a rimanere in bilico nella decisione di acquistare o meno un’auto elettrica. I dubbi sono più che leciti, dal momento che questa tecnologia, se pur rodata da anni sul mercato automotive, desta ancora qualche perplessità.

Di questi tempi la barriera numero uno rimane senza dubbio il prezzo. Nonostante gli incentivi del Governo per la rottamazione dell’usato, gli automobilisti hanno optato per una scelta meno ecologica rispetto alle emissioni zero. Ma non per qualche capriccio riformista contro la grande rivoluzione dell’elettrico, piuttosto per necessità.

A nessuno di noi piacerebbe cambiare in peggio. Al momento infatti la scelta di un veicolo elettrico non sembra comportare grandi benefici per il consumatore, se non qualche bollo gratis per un periodo di tempo comunque limitato, il parcheggio dedicato in alcuni rari casi e l’ingresso nelle Ztl, dove forse qualcuno di noi ci entrerebbe comunque solo a piedi o in bicicletta per comodità.

Si contano più punti a sfavore

Vista così la situazione non sembra già molto allettante. Se a questo aggiungiamo che allo stesso prezzo di una compatta elettrica ci possiamo permettere una di segmento medio a combustione interna, dalle prestazioni e dall’autonomia nettamente migliori, l’ago della bilancia si è già inesorabilmente spostato a favore del buon vecchio motore termico.

Spiace dirlo, perché non vogliamo fare la parte dei detrattori, ma la realtà è proprio questa. Se poi vogliamo parlare anche del tema ricarica, colonnine e batteria, le cose possono andare solo a peggiorare. Purtroppo i limiti tecnologici attuali non consentono uno sviluppo massivo ed efficiente di questo nuovo paradigma di mobilità. Al momento il problema della carenza di colonnine sembra quasi niente in confronto a quello più grave della perdita di efficienza della batteria. Di benzinai se ne contano uno ogni 1755 auto, ma dobbiamo anche considerare che per ogni stazione di rifornimento ci sono una media di 4 pompe e che per fare un pieno ci possiamo impiegare quanto? Uno o due minuti? Per ricaricare una batteria con una delle 40.000 colonnine presenti in Italia dobbiamo mettere in conto dalle 2 alle 12 ore. Le differenze parlano da sole.

Batteria auto elettrica – giornalemotori.it

Come aumentare l’efficienza della batteria

Le attuali batterie al litio, diffuse nella stragrande maggioranza delle auto elettriche in vendita, sono poco efficienti, garantiscono autonomie medie di 300 km (sufficienti ovviamente per coprire gli spostamenti quotidiani), ma per assicurare questa performance possono sostenere solo dai 1.000 ai 1.500 cicli di ricarica, dopo di che iniziano a perdere colpi. E nel giro di molto poco riducono la loro autonomia iniziale anche dell’80%. Ovviamente arrivati a questo punto, cosa che potrebbe succedere anche solo dopo 7-8 anni, vanno sostituite. Le cifre per effettuare questa operazione sono talmente alte che vi assicuro è meglio lasciar perdere. Come fare allora? Quali sono le altre opzioni a disposizione per efficientare il loro utilizzo ed evitare di caricarle ogni due per tre riducendo il loro ciclo di vita?

Il trucco è guidare in primo luogo adottando uno stile efficiente, mantenendo cioè una velocità costante, ed evitando bruschi sprint. Ma non solo, perché anche la corretta gestione della carica può contribuire a ottimizzare l’autonomia. È consigliabile infatti mantenere la carica tra il 20% e l’80% per massimizzare la durata e le prestazioni della batteria. Prestazioni che dureranno più a lungo se evitiamo di lasciare l’auto ferma per lunghi periodi, proteggendola in inverno dalle temperature rigide. Alias: se non disponiamo di box siamo rovinati. L’ultimo consiglio è di utilizzare la ricarica rapida solo quando necessario, preferendo quella lenta, per evitare danni alla batteria dovuti al calore generato durante l’operazione.

Published by
Luca Papperini